cronaca

"Smettiamo di usare la pelle delle persone per fare dei bracci di ferro identitari"
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Sono migliaia le persone scese nelle piazze di tutta Italia per manifestare il proprio dissenso nei confronti dello stop in Senato del Ddl Zan, la proposta di legge contro l’omotransfobia. Dopo Milano, Roma, Brescia, Mantova, Firenze e Palermo, anche a Genova la comunità LGBT+ è pronta a scendere in piazza: l’appuntamento è a De Ferrari alle ore 18. Rabbia, delusione e la volontà, ancora più forte, di combattere le discriminazioni.

Su Facebook, il comitato Liguria Pride ha commentato amaramente la scena di applausi e abbracci nell’aula di Palazzo Madama da parte di chi si è sempre opposto con forza a questa legge: "Noi non siamo in una tagliola: siamo una moltitudine in marcia, sentiamo la puzza dei nuovi fascismi, le tentazioni liberticide e fondamentaliste di chi pensa appartenga alle opinioni il diritto di discriminare, insultare, emarginare e prevaricare chi è altro/a/* da sé. Non ci sono tagliole possibili perché siamo già il sassolino nell’ingranaggio, una mutazione che non può essere arrestata, un galoppo che non può essere fermato da una subdola trappola. Il lavoro fatto sulla legge Zan ci ha ancora più arricchito e avvicinato. Ci stiamo organizzando per una manifestazione nazionale al fine di esprimere la nostra rabbia e delusione, ma anche di trovare insieme nuovi obiettivi".

"È stata una grande occasione perduta, un'occasione di mancato dialogo che ha portato a un disastro parlamentare ampiamente annunciato", commenta così quanto accaduto a Roma Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria. "Chi voleva vedere allargata l'area dei diritti civili e protezione per alcuni reati d'odio particolarmente disdicevoli ha avuto bocciata la legge, chi non ha cercato un dialogo e ha cercato di fare di tutto questo una bandiera politica ha evidentemente perduto per l'ennesima volta. Se la smettiamo di utilizzare la pelle delle persone per fare dei bracci di ferro identitari e ci mettiamo piuttosto attorno ad un tavolo a ragionare delle cose concrete e serie, credo che sarebbe un gesto di maturità di tutta la politica".

Il Ddl Zan nei scorsi mesi non aveva convinto né il consiglio regionale né quello comunale, con 18 voti contrari dell'intero centrodestra e 11 a favore l'intero centrosinistra e il M5S nel primo caso e nel secondo 23 voti contrari dalla maggioranza di centrodestra e 14 voti favorevoli per le mozioni presentate a favore nell'ordine del giorno. Alcuni punti non convincevano nel testo così tanto discusso nell'ultimo anno ed è mancata da parte di chi l'ha proposto la volontà di trovare una mediazione.


Ddl Zan, la vittima di omofobia: "Ce n'è bisogno", la Lega "L'odio va punito a prescindere" - IL DIBATTITO


Ad ogni modo a farne le spese sono le vittime d'odio, che da tempo chiedono leggi giuste che puniscano cyberbullismo, insulti o veri e propri atti di violenza nei loro confronti. Sono oltre 120 i casi in tutta Italia denunciati da inizio anno, ma come spesso spiegato da Liguria Rainbow, molti preferiscono non procedere per vie legali. 


(Foto da Facebook Liguria Pride)