salute e medicina

In un anno ricoveri diminuiti di 20 volte. L'appello agli over 60: prenotate la terza dose
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In aumento i casi di positivi al Covid in Liguria. Nell'ultimo bollettino infatti sono state individuate 106 persone positive al virus a fronte di quasi 16mila tamponi effettuati tra antigenici e molecolari. Nel dato rientrano casi non registrati negli scorsi giorni. La Liguria resta in zona bianca garantisce la Regione che osserva e commenta i numeri della diffusione della pandemia nel territorio. Il dato positivo è quello degli ospedalizzati, 68 cioè 3 in meno rispetto a 24ore prima, stabile il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva che resta di 10. Non si registrano vittime ma il numero degli attuali positivi sale di 54 unità arrivando al momento a 2.192 persone persone positive al Covid in Liguria.

L’incidenza media nella regione è di 34 casi ogni 100.000 abitanti (20 a Savona, 24 a la Spezia, 58 a Imperia, 29 a Genova) valore al di sotto della soglia critica. "L’aumento dei nuovi positivi si spiega con piccoli cluster dovuti anche a contesti di aggregazione" spiega Regione Ligiuria che spinge sulle vaccinazioni. In Liguria, sulla popolazione over 12, sono 84,7% i vaccinati con la prima dose mentre sono il 77% quelli che hanno completato il ciclo. L'obiettivo prefissato è quello di raggiungere quota 90% di vaccinati entro un breve lasso di tempo. 


"E' chiaro che la circolazione del virus sia lievemente in aumento, nonostante la nostra regione sia stabilmente in zona bianca e il numero degli ospedalizzati sia tornato a diminuire proprio grazie alla nostra campagna vaccinale che ci tutela dai casi più gravi - spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Basta pensare che lo scorso fine ottobre i ricoveri erano 20 volte superiori. Proprio per questo rinnovo l’appello a chi non si è ancora messo in sicurezza a ricorrere al vaccino, per tutelare la propria salute e quella degli altri”. Dalla Regione arriva inoltre l'invito rivolto a tutti gli over 60 a non aspettare la scadenza del Green Pass per effettuare la terza dose. "Se sono passati 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose non sussistono contrindicazioni e in questo modo le persone più esposte al virus potranno mettersi in sicurezza in un momento cruciale della pandemia" conclude Toti.