cronaca

In Consiglio metropolitano si discute sul finanziamento del Tunnel della Fontanabuona
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 Ampia discussione, nel corso del consiglio metropolitano genovese, per l’inserimento del finanziamento del “Tunnel della Fontanabuona”, nell’ambito dell’Accordo di Ristoro tra Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Regione Liguria, Comune di Genova e Autostrade per l’Italia relativamente ai danni subiti a seguito del crollo dell’ex Ponte Morandi.

Caratterizzata da una presa di distanza rispetto alla maggioranza del sindaco Marco Bucci la posizione dei gruppi consiliari di Coalizione Civica e Patto Metropolitano rappresentanti dai consiglieri Daniela Tedeschi, Cuneo Elio, Franceschi Simone, Grondona Maria Grazia, Pignone Enrico e Villa Claudio: “Senza mettere in discussione il positivo risultato ottenuto, abbiamo voluto sottolineare e rimarcare la preoccupazione per il mancato coinvolgimento dell’Ente Città Metropolitana di Genova nella definizione dell’accordo e il rammarico per la mancata possibilità di confrontarsi davvero sul contenuto dello stesso in quanto soggetto non coinvolto nella sottoscrizione”.

La seduta ha proposto la sostituzione di una mozione originaria secondo gli esponenti della minoranza con uno specifico obiettivo: “Non trasformando la discussione inizialmente proposta solo su quanto fosse bravo il sindaco ma, riportando il tema centrale in riferimento all’importanza dell’opera per il territorio”.

Conclusione con l’approvazione di un ordine del giorno approvato all’unanimità: “il sindaco metropolitano si impegna a farsi parte attiva, presso il Ministero, la Regione Liguria e Autostrade affinché vengano garantite sul territorio della Città Metropolitana di Genova, soluzioni adeguate al breve e medio periodo. In particolare, ai fini di contenere i disagi esistenti nell’ambito del Nodo genovese – e che si potrebbero protrarre per i prossimi 4/5 anni di cantierizzazioni – è stato chiesto di impegnarsi anche per prevedere la gratuità dei tratti autostradali interessati alle cantierizzazioni e la riduzione dei costi dei pedaggi, o favorendo agevolazioni per il costo degli abbonamenti dei servizi di trasporto pubblico”.