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I "Vecchi Ultras" di Bosotin nel mirino della rete, i Gruppi organizzati della Sud fuori dall'albergo sede del ritiro
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Soltanto lavoro in palestra per Mikkel Damsgaard, le cui condizioni vengono monitorate giorno per giorno ma il cui rientro in squadra è destinato a slittare di almeno due settimane dopo l’infortunio muscolare patito in Nazionale. Fuori combattimento anche il lungodegente Vieira, sempre desaparecido Ihattaren.



Questa la situazione infermieristica della Sampdoria in vista del derby ligure con lo Spezia, in programma venerdì alle 20,45 allo stadio “Ferraris”, che sarà in gran parte occupato dai tifosi aquilotti. I gruppi blucerchiati della Sud si limiteranno ad incitare la squadra fuori dall’albergo sede del ritiro pre gara.



In gradinata saranno invece presenti quelli della vecchia guardia, cresciuti con il principio secondo cui la Sampdoria viene prima di tutto e di tutti, di qualunque battaglia ideologica o personalistica. L’intento dei vecchi Ultras non era quello di una contrapposizione – "le diverse idee meritano rispetto", sottolineano – anche se l’ex capo degli Ultras, Claudio Bosotin, detto Boso, è stato preso ironicamente di mira con uno finto striscione confezionato ad hoc per la rete, probabilmente dai "cugini" genoani, spettatori "interessati" a queste diatribe.


Quisquilie, direbbe Totò. Con lo Spezia per la Samp conta vincere sul campo, tifosi o non tifosi. D’Aversa, due settimane fa pubblicamente messo in discussione dalla società di fronte alla squadra con la convocazione urgente a  Milano, si gioca la panchina.



Dirigerà Fabbri di Ravenna, con i carneadi Gariglio e Sozza al Var. Negli ultimi tempi le debolezze del club sembrano essersi ripercosse anche sugli arbitraggi. Ma niente alibi. Yoshida, Ekdal, Silva, Candreva, Quagliarella, Caputo hanno esperienza da vendere per contrapporsi efficacemente ai baby aquilotti di Thiago Motta. Alla Sampdoria mancherà Thorsby, squalificato.