porti e logistica

A Tortona attivo un punto tamponi per alleggerire il carico sui centri previsti a Genova: 150 autotrasportatori all'apertura
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 Una lettera al Prefetto di Genova Renato Franceschelli firmata dai rappresentanti del mondo portuale - autotrasportatori e spedizionieri - per chiedere che si intervenga per impedire che i presidi in porto blocchino il lavoro: sono preoccupate le associazioni e la settimana appena aperta con l'annuncio di nuovi blocchi ai varchi rende la situazione particolarmente critica. Preoccupa anche il fronte tamponi: per questo è stato organizzato a Tortona un centro dedicato agli autotrasportatori che dovrebbe di fatto alleggerire il flusso al centro tamponi genovese. In una sola mattinata oltre 150 autotrasportatori ne hanno usufruito.

"Siamo arrivati alla decisione di scrivere al Prefetto perché permane la preoccupazione che possano riemergere quelle attività di picchetto e presidio dei varchi da parte di alcuni manifestanti in grado di compromettere o ulteriormente ritardare le operazioni di carico e scarico delle merci", commenta Giampaolo Botta, direttore generale Spediporto. "Ne veniamo da un lunghissimo periodo di tensioni e di rallentamenti operativi con un nervosismo palpabile nel settore dell'autotrasporto. Nel momento in cui abbiamo persone che hanno subito una marea di disagi, il trovarsi davanti a situazioni impreviste di blocchi può essere pericoloso".

"Ne veniamo da mesi di incredibili difficoltà dovute a infrastrutture, cantieri in autostrada, tempi lunghissimi di percorrenza, difficoltà in porto legate alle attese per l'entrata a certi terminal e oggi abbiamo anche il tema dei green pass e dei tamponi. Abbiamo aperto a Tortona un centro per gli autotrasportatori senza green pass che vogliono fare tampone e lì solo stamattina abbiamo già 150 camion fermi", continua Botta.

"Abbiamo cercato di allontanare questa massa di professionisti ma resta un problema da gestire perché sono centinaia gli operatori senza green pass, sono italiani no vax, ma anche stranieri che hanno fatto altri vaccini non riconosciuti e questi operatori ogni due giorni devono fare il tampone".