cronaca

Porta e chiavistello appaiono forzate, ma dall'abitazione non sarebbe sparito nulla
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 L'ha trovata in un lago di sangue la nipote che poi insieme ad altri familiari ha ripulito e messo in ordine l'abitazione prima dell'arrivo della polizia di fatto inquinando in modo involontario l'ipotetica scena del delitto.

E' un mistero quello di una ottantenne di via Novella, al Cep di Prà,
rinvenuta l'altra mattina ferita nella sua casa con ferite al naso e alla tempia compatibili con un'aggressione: soccorsa dai medici del 118 e trasferita all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena in codice giallo, la donna non è in pericolo di vita, ma non è stata ancora in grado di raccontare cosa le è accaduto.

Nell'abitazione sono giunti gli agenti delle volanti, gli specialisti della scientifica e i detective della squadra mobile. Una delle ipotesi è una rapina non completata per il sopraggiungere di una persona o comunque di un inconveniente.

Altra ipotesi è un tentato furto degenerato in rapina:
i rapinatori forse si erano introdotti nella casa per rubare convinti che la donna non fosse in casa e quando se la sono trovata davanti l'hanno colpita e sono fuggiti senza rubare nulla.

Non si scarta neppure la possibilità di un'aggressione da parte di una persona che conosce bene la donna e poi ha danneggiato porta e chiavistello per simulare la rapina o il furto finito male.

Per ultima l'ipotesi, suggerita dagli inquirenti che non scartano nessuna pista, una caduta della donna contro la porta, l'anziana poi potrebbe avere danneggiato il chiavistello nel tentativo di uscire per chiedere aiuto: ma appare assai poco credibile.
Il giallo di via Novella potrebbe essere chiarito dalle indagini della polizia ma anche dalle parole dell'anziana quando si spera sarà in grado di raccontare cosa le è accaduto.