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Il tecnico blucerchiato vuole la vittoria in Sardegna che manca dal 4 novembre 2007
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Roberto D'Aversa non si nasconde la difficoltà della trasferta di Cagliari, domenica alle 12,30: "Ho letto molto in settimana sul fatto che Cagliari sia un campo ostico. Tra corsi e ricorsi storici mi è quasi venuto da fare gli scongiuri. Non vogliamo che questa diventi una tradizione: è venuto il momento di stopparla. Ci aspetta però una partita molto difficile: sappiamo l’importanza di questa gara - dice ai media ufficiali - e l’affronteremo con il massimo impegno. Il valore della rosa del Cagliari non è rispecchiato dalla classifica: hanno qualche problema di risultati, ma noi dobbiamo farci trovare pronti per intensità, determinazione e qualità.

"Quando c’è la pausa e ci sono i nazionali che vanno fuori non si può mai immaginare in che condizioni tornano – ammette il mister -. Però sono cose che sappiamo: quando ci sono impegni ravvicinati come questi non si può fare diversamente, non dobbiamo crearci alibi ma concentrarci solo sul campo e sul fare risultato. Ci sono due aspetti positivi, però: tornano Gabbiadini e Verre, che danno alternative tattiche sia dall’inizio che a gara in corso.

"Torno a dire - conclude - che servirà una prestazione all’altezza, perché questo è un crocevia. Dobbiamo concedere il meno possibile e fare sì che la nostra prestazione coincida con un risultato positivo".