cronaca

L'infettivologo genovese: "Allora tanto vale eliminarlo"
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Venerdì 15 ottobre è la data cerchiata di rosso nel calendario. Da quel momento in poi aziende pubbliche e private saranno chiamate a controllare il possesso del green pass da parte dei propri dipendenti e collaboratori. Le proteste in piazza non si placano. Solo in Liguria sono ancora 290mila le persone che non hanno fatto per il momento neanche una dose di vaccino (leggi qui).

Il minsitro del Lavoro Andrea Orlando spiega che in settimana ci sarà un incontro tecnico dei ministeri della Sanità e del Lavoro per definire gli elementi che vengono considerati ancora non chiari co la possibilità di vedere in quell'occasione "quali sono gli strumenti più opportuni ed utili per chiarire il passaggio del 15".


Ma la polemica scoppia attorno ai tamponi. Federfarma annuncia di essere pronta "ad uno sforzo eccezionale per aumentare l'offerta di tamponi eseguiti dalle farmacie italiane ed effettuare decine di migliaia di tamponi in più" come ha spiegato all'Ansa il presidente nazionale Marco Cossolo che ribadisce piena collaborazione della rete delle farmacie italiane con le iniziative decise d'intesa con il ministero della Salute, la struttura del commissario e le regioni italiane.

E qui interviene l'infettivologo genovese Matteo Bassetti che punta il dito sulla possibilità che il rilascio del green pass legato al tampone venga esteso nel tempo e ricorda il vero motivo per cui il green pass è stato adottato: "Qualunque sarà la decisione di allungare la durata della validità del tampone per il green-pass non si dica che è scientifica ovvero basata su dati, ma unicamente politica. Sarà l'ennesimo artifizio all’italiana. Forse si dimentica perché è stato introdotto il green-pass: per spingere la gente a vaccinarsi, non per incrementare il numero dei tamponi - e aggiunge - se il green pass deve essere strumento per spingere la gente a fare i tamponi con i tempi decisi dalla politica, allora meglio eliminarlo subito. Ha perso il suo scopo iniziale, almeno quello che io avevo compreso".