Verrà presentato domani a Genova nell'ambito delle iniziative per la XXII giornata europea della cultura ebraica un importante passo avanti che il Progetto Traduzione Talmud Babilonese sta compiendo in campo linguistico ovvero la Yeshivà, la piattaforma digitale per lo studio del Talmud creato in collaborazione con l'istituto di Linguistica computazionale del Cnr. La piattaforma consentirà la lettura, l'analisi dei testi e l'apprendimento della lingua ebraica. Il progetto Traduzione Talmud babilonese è realizzato grazie a un protocollo d'intesa tra presidenza del Consiglio dei ministri, Miur, Cnr e Ucei-Cri. La traduzione viene sviluppata attraverso uno strumento unico nel suo genere: 'Traduco', un software di linguistica computazionale a base semantica che coinvolge 90 ricercatori e traduttori in tutto il mondo, diventa così progetto unico capace di abbattere i confini geografici aprendo al dialogo interculturale. Alla presentazione partecipa, oltre alla direttrice del progetto Clelia Piperno anche il rabbino capo Giuseppe Momigliano, il presidente della Comunita' ebraica Ariel dello Strologo e il responsable del progetto Yeshiva' David Dattilo.IL Talmud, testo sacro della cultura ebraica, circa 6mila pagine, è scritto in ebraico tannaitico e aramaico giudaico babilonese e contiene gli insegnamenti e le opinioni di migliaia di rabbini fino al V secolo sulla legge e l'etica ebraica, la storia e la filosofia, gli usi e le tradizioni. In definitiva è la base di tutti i codici della legge ebraica. La piattaforma digitale che viene utilizzata nel progetto, Traduco, è un sistema web collaborativo basato sulla memoria di traduzione, una componente che utilizza un repertorio di tutte le frasi già tradotte ed è in grado di fornire automaticamente suggerimenti di possibili traduzioni, anche su base semantica.
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