cronaca

Aggressioni, botte e stalking: la donna non aveva mai denunciato per paura
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 Si è presentata al commissariato di Sestri Ponente confusa e terrorizzata e ha raccontato della lunga serie di soprusi fisici e mentali che aveva subito negli ultimi anni: arrestato un quarantanovenne italiano.


Dieci giorni fa la donna si era presentata agli agenti chiedendo aiuto e supporto, dopo una lunga serie di soprusi alla quale l'ex compagno la sottopone da un paio d’anni a questa parte e che lei non ha mai denunciato per paura.


La vittima aveva già alle spalle una storia coniugale complicata e cercava di far fronte da sola a tutte le difficoltà tipiche di una madre single, come affrontare difficoltà economiche e badare ai suoi figli. Poco dopo aveva incontrato il 49enne, che è diventato il suo convivente per circa 8 anni.


Dopo qualche tempo però l’uomo è diventato geloso, la accusava senza motivo e da lì sono iniziati gli insulti e le botte, tante. E inizia ad assumere con regolarità alcolici e psicofarmaci che gli facevano perdere ogni freno inibitorio e le aggressioni continuavano a peggiorare, ma lei non ha mai denunciato per paura di ritorsioni peggiori.


A ottobre 2020 finalmente, dopo uno dei tanti episodi violenti, la donna decide di lasciarlo ma lui non ci sta: va dove lavora, le lancia addosso una bottiglia di birra e lei cerca rifugio all’esterno ma lui continua a picchiarla e nonostante alcuni passanti abbiano provato ad aiutare, la donna viene nuovamente aggredita, questa volta dal figlio dell’uomo e da sua moglie. Qualcuno chiama il 112 e interviene una pattuglia della polizia a cui però la donna non racconta la verità e rifiuta l’intervento dell’ambulanza. A distanza di qualche ora si rende conto di stare male e va da sola al Pronto Soccorso dove le riscontrano una serie di traumi e la frattura del naso. Anche questa volta non denuncia perché pensa che se non lo fa, lui la lascerà in pace.


E invece le aggressioni e le minacce proseguono. Sul cellulare, decine e decine di messaggi vocali dove le dice che le staccherà la testa. Molti episodi accadono dove la donna lavora così il titolare decide di lasciarla a casa perché "non vuole problemi": quindi non ha più lavoro e non ha più soldi da portare a casa.


E’ anche per questo che trova il coraggio di andare al commissariato di Sestri e di raccontare finalmente tutto. Dopo una serie di approfonditi accertamenti, i poliziotti scoprono che l’uomo era stato seguito per qualche anno da un centro di Salute Mentale e che ha già precedenti di maltrattamenti nei confronti della ex moglie, fattori determinanti nella richiesta urgente della misura cautelare nei suoi confronti che il GIP, valutata la situazione, ha emesso. Il provvedimento è stato eseguito dai poliziotti della Volante Sestri che hanno tradotto l’uomo nel carcere di Marassi ed avvisato la donna che si è lasciata andare ad un pianto liberatorio. Un’altra nota positiva: la prossima settimana inizierà a lavorare in un altro luogo.