cronaca

Primi indagato. Sabato prossimo centro città blindato per nuova manifestazione antagonista e marcia no green pass
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Svolta nelle indagini sui ripetuti attentati incendiari contro i ripetitori e le antenne delle tv e delle aziende telefoniche avvenuti dall'inizio dell'anno sulle alture di Genova.

Grazie a nuove e innovative tecniche di indagini fra cui quelle che consentono di analizzare nei dettagli le immagini delle telecamere gli investigatori della Digos avrebbero identificato e indagato alcuni dei responsabili, tutti gravitanti nell'area anarchica e antagonista della città ma anche di altre parti della Liguria.

Gli attentati sono avvenuti fra le colline della Valpolcevera, dalle parti della Madonna della Guardia, in Valbisagno (via di Pino), a Granarolo e nel ponente della città.

Obiettivo dei raid distruggere antenne e ripetitori ritenuti strumento di controllo e di sorveglianza.

Blitz incendiari quasi sempre poi rivendicati sui siti d'area.
Il reati ipotizzati potrebbero essere danneggiamento aggravato e attentato a impianti di pubblica utilità.

L'indiscrezione sullo sviluppo delle indagini della polizia trapela proprio nelle ore in cui viene lanciato un nuovo appuntamento nel centro di Genova dagli attivisti dell'area anarchica e antagonista: sabato prossimo, il due ottobre, ci sarà un presidio a partire dalle 17 in piazza Caricamento in solidarietà agli anarchici colpiti dalle misure di sorveglianza speciale.

Una manifestazione che appare anche una risposta al pugno duro usato dalla polizia il 15 settembre: gli agenti per identificare gli autori di alcuni danneggiamenti a telecamere e cavi della fibra ottica del centro storico durante una marcia di solidarietà a un anarchico a cui era stata comminata una sorveglianza speciale hanno circondato e bloccato per ore tutti i manifestanti in piazza Lavagna.
Le indagini hanno poi permesso di denunciare una mezza dozzina di manifestanti, alcuni dei quali giunti da altre regioni. Veri e propri trasfertisti della contestazione.

Il presidio antagonista e anarchico di sabato prossimo potrebbe poi trasformarsi in una manifestazione nelle vie del centro storico proprio nelle stesse ore in cui in piazza De Ferrari avverrà il raduno e la marcia del sabato pomeriggio dei no green pass, manifestazioni sempre più partecipate per via dell'allargamento dell'obbligo della carta verde. Sabato scorso sotto gli striscioni contro la dittatura dei vaccini a gridare "libertà" sono sfilate mille persone.

Il timore è che le manifestazioni degli anarchici e della galassia no green pass
pur così diverse e distanti possano venire a contatto e in qualche modo saldarsi anche solo episodicamente nel nome "della lotta alla dittature e alle sorveglianza degli apparati dello stato".