salute e medicina

Ecco le condizioni di salute per cui è prevista
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È iniziata questa mattina in Liguria all’E.O. Ospedali Galliera e in Asl3 all’ospedale Colletta di Arenzano, la somministrazione in regime ospedaliero della terza dose ‘booster’ di vaccino anti Covid-19 ai pazienti che presentino, per patologie o terapie particolari, una seria compromissione del sistema immunitario, secondo quanto previsto dal ministero della Salute.


I primi a ricevere la dose aggiuntiva di vaccino, presso l’ospedale Galliera, sono stati Silvia Fiore di 77 anni e Michele Bianchi di 87 (nella foto)
In Liguria riceveranno la terza dose circa 35mila persone, che rientrano nelle categorie di rischio indicate nelle circolari ministeriali. Per tutti loro, a partire dalle 23 di questa sera sarà possibile prenotare la terza dose attraverso il portale prenotovaccino.regione.liguria.it, e, da domattina, anche attraverso gli altri consueti canali (farmacie con servizio Cup, numero verde 800 938 818 e sportelli Cup di Asl e ospedali). Si consiglia in ogni caso di contattare il proprio specialista che segue il percorso clinico per valutare le migliori tempistiche per la vaccinazione in base alla propria patologia o alle terapie in corso.


Intanto sono più di un milione (1.000.270) i liguri che hanno completato il ciclo vaccinale. A oggi sono invece 66.859 gli under 19 che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino in Liguria, pari al 66,85% della fascia di popolazione tra i 12 e 19 anni. Per arrivare alla copertura totale della platea con almeno una dose manca il 33,15% della fascia














La terza dose in via prioritaria in Italia è prevista per le persone che rientrano
nelle seguenti condizioni:

• trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;

• trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);

• attesa di trapianto d’organo;

• terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);

• patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;

• immunodeficienze primitive (ad esempio, sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile ecc.);

• immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (ad esempio, terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario ecc.);

• dialisi e insufficienza renale cronica grave;

• pregressa splenectomia;

• sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.