Il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale dell'Alzheimer: in Liguria sono piu di 12mila a soffrirne, e per ogni malato ci sono almeno 2 persone impegnate ad accudirlo, i cosiddetti caregiver, che spesso sono persone all'interno della loro famiglia. In tempo di pandemia è stato particolarmente faticoso per i malati e per i loro familiari poter accedere alle cure e agli aiuti, ma ora c'è una buona notizia: dopo lo stop per covid sono riprese infatti le attività di assistenza domiciliare e riaprono i centri diurni."In Liguria ci sono 25mila persone affette da una forma di deterioramento cognitivo e circa la metà - 12 o 13mila - sono affette da Alzheimer. In italia sono 1 milione e 300mila persone affette da deterioramento cognitivo, siamo l'ottava nazione nel mondo per numero di demenze. Per ogni malato di Alzheimer in genere ci sono due o tre familiari coinvolti in questa malattia": a fare la fotografia della situazione in Italia e nella nostra regione è Giampaolo Cassinari, presidente dell'associazione Alzheimer Liguria.
"I centri diurni stanno riaprendo e se pensiamo che l'assistenza domiciliare e i centri diurni sono le uniche due possibilità per non far precipitare nel baratro della disperazione le famiglie, queste sono delle notizie positive", commenta Cassinari.
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