Arrestato a Loano un pregiudicato marocchino 38 enne, che aveva dato fuoco per ben quattro volte alla saracinesca della macelleria di un connazionale. Il provvedimento restrittivo è scattato dopo una lunga attività investigativa condotta dai carabinieri.
L'attività persecutoria, secondo i primi accertamenti, sarebbe dovuta a un presunto debito mai saldato e all'accusa al macellaio di essere un confidente delle forze dell'ordine. Il commerciante è così precipitato in uno stato di apprensione, al pari dei residenti dello stabile che si sono dovuti misurare più volte con le fiamme, nel timore che esse si estendessero alle loro abitazioni.
L'ordine di custodia cautelare dell'autorità giudiziaria è stato reso possibile dalle testimonianze raccolte dai militari e dalle immagini delle telecamere cittadine di sorveglianza.
cronaca
Loano: arrestato pregiudicato marocchino, incendiò quattro volte la serranda di una nacelleria
I carabinieri ricostruiscono una serie di danneggiamenti minatori ai danni di un commerciante
37 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 01 Maggio 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del primo maggio
Mercoledì 01 Maggio 2024
Genova, tre auto e un motorino a fuoco nella notte: incendio doloso
Mercoledì 01 Maggio 2024
Meteo in Liguria, maggio inizia sotto la pioggia
Martedì 30 Aprile 2024
Genova, ecco il nuovo progetto della funivia del Lagaccio
Martedì 30 Aprile 2024
Morgan assente all'udienza contro Bugo a Imperia
Mercoledì 01 Maggio 2024
Libri e idee - I tesori di Laigueglia
Martedì 30 Aprile 2024
Archivio storico - Primo maggio, Festa dei lavoratori (2019)
Ultime notizie
- Viticultura in Liguria, arriva la proroga per gli investimenti
- Tragedia a Vado Ligure, donna muore dopo incendio auto
- Denuncia di una ragazza: "Violentata e forse drogata dopo discoteca"
- A10, incidente tra Genova Aeroporto e bivio A7
- Spezia, D'Angelo: "Tifosi arma in più. Non abbiamo mai rischiato"
- Pedrola e De Luca salvano una brutta Samp: 1-0 a Lecco, è ancora zona play off
IL COMMENTO
Il lavoro per la partecipazione e la democrazia
1 maggio e salari, i nuovi poveri siamo noi