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La vicenda riguarda la precedente gestione, ma ha determinato sanzioni sportive sul presente
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 Il Gup del tribunale della Spezia ha rinviato a giudizio quattro ex dirigenti dello Spezia Calcio nell'ambito dell'inchiesta sulla tratta di baby calciatori nigeriani. Una vicenda che non coinvolge assolutamente l'attuale proprietà statunitense, entrata in carica nello scorso gennaio, quindi non responsabile di fatti precedenti sul piano giudiziario, per quanto sotto il profilo disciplinare le conseguenze ricadano - in maniera obiettivamente iniqua - sul presente della società aquilotta, inibita dalla federazione internazionale a fare mercato per quattro sessioni. La stagione dello Spezia di Platek è cominciata in salita per questi fatti antecedenti al suo insediamento.

A processo vanno l'ex amministratore delegato Luigi Micheli, l' ex responsabile del settore giovanile Claudio Vinazzani, l'allenatore dell'accademia nigeriana di Abuja Renzo Gobbo e il tutore italiano dei baby atleti Roberto Sannino.

Il procuratore capo Antonio Patrono ha contestato ai quattro di «aver procurato illegalmente l'ingresso nel territorio nazionale di calciatori minorenni di nazionalità nigeriana». In un primo momento erano 15 i nomi iscritti sul registro degli indagati (tra questi c'erano l'ex patron Volpi e il suo braccio destro Fiorani), ma la posizione della maggior parte degli indagati è stata archiviata. La notizia è riportata dalle cronache spezzine della Nazione e del Secolo XIX. Secondo gli investigatori della squadra mobile dal 2013 al 2017 lo Spezia calcio aveva fatto arrivare dall'accademia nigeriana di Abuja, aperta da Volpi, tredici talenti. I calciatori sarebbero entrati in Italia per partecipare a eventi sportivi, come il torneo internazionale di Viareggio, ma poi diventavano "minori non accompagnati, in modo da ottenere il permesso di soggiorno. La storia era iniziata con l'arrivo di Umar Sadiq e Abdellahi Nura, parcheggiati prima alla Lavagnese, poi tesserati dallo Spezia una volta diventati maggiorenni e infine venduti alla Roma per 5 milioni di euro. Nel 2014 arrivarono altre tre giovani promesse, tra cui David Okereke (nella foto) che, dopo la trafila nelle aquile, e nel Bruges, club belga con il quale ha disputato la Champion League, ora è al Venezia. Gli avvocati difensori dei quattro hanno affermato che non c'erano gli estremi per sostenere l'immigrazione clandestina ed hanno chiesto il non luogo a procedere. Il processo comincerà il 9 dicembre.