Grande partecipazione a Isola del Cantone, comune di confine tra Liguria e Piemonte, per l'assemblea pubblica organizzata da un comitato locale allo scopo di fare chiarezza sul futuro della scuola paesana a rischio chiusura causa il decremento demografico. Nello spazio all'aperto di Isola del Cantone, nelle estati pre Covid utilizzato per le sagre, toni accesi alla presenza di cittadini, amministrazione locale e sindaci del territorio con le assenze del mondo scolastico locale e regionale.
Sul tavolo, il domani di un plesso totalmente rinnovato e messo in sicurezza che ripartirà la prossima settimana con la scuola elementare (al proprio interno varie pluriclassi) e con la sola terza media perchè i primi due anni, al momento, non sono previsti in loco causa le poche iscrizioni.
Secondo gli organizzatori dell'assemblea, durante lo scorso inverno, la giunta isolese avrebbe tardato a rendere pubblica la situazione di gravità non esponendo alle famiglie eventuali soluzioni per mantenere il plesso delle medie ancora attivo.
L'accusa viene respinta dal sindaco Natale Gatto che, assieme ai colleghi, ha accettato la richiesta giunta proprio dal Comitato affinchè amministratori e una rappresentanza di cittadini siano ricevuti urgentemente dal dirigente scolastico dell'istituto omnicomprensivo del Primo Levi, Nicolò Scialfa.
"La scuola di Isola del Cantone può essere salvata, le leggi ci sono. Serve la volontà per evitare la morte di un paese. Se chiudiamo, non apriamo più. Alcune famiglie, che hanno fatto scelte differenti, portando fuori dai confini comuali i propri ragazzi, sono disponibili a tornare se saranno garantite le materie più corpose con didattica non multiclasse. E' possibile attuare un simile provvedimento con un incremento di organico limitato a quele ore. E questa non è l'unica soluzione possibile " concludono i protagonisti del Comitato.
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