cronaca

Il segretario generale Ghini: "Si vuole scaricare su lavoratrici e lavoratori responsabilità della politica e delle imprese"
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"In questi ultimi giorni, forse per colpa del caldo africano, stiamo assistendo a interpretazioni suggestive da parte delle aziende in merito all’accesso alle mense aziendali, annunci approsimativi via faq che non sono uno strumento legislativo ma una mera interpretazione per assecondare Confindustria. A questo punto la confusione fa da padrona." Queste le dichiarazioni di Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, sulla questione relativa all'esibizione del Green pass nelle mense aziandali.

 
"Vorrei ricordare agli imprenditori, a Confindustria, che ad oggi per accedere alle mense aziendali non c’è nessun atto legislativo che determini l’esibizione del Green pass." continua Ghini. "Circa 18 mesi fa Cgil, Cisl e Uil, responsabilmente, hanno sottoscritto accordi sulla sicurezza che hanno permesso, nella fase più critica, di riprendere tutte le attività, di poter utilizzare mense e spogliatoi in sicurezza senza bisogno di forzature legate al Green Pass. La sensazione è che si voglia scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori responsabilità che sono della politica e delle imprese proprio nell’applicazione dei protocolli, che già ci sono, e che se applicati a dovere potrebbero garantire la sicurezza di cui abbiamo bisogno all'interno di ogni  posto di lavoro."

 
"Chiediamo pertanto" - conlcude il segretario Ghini - "alle imprese e a chi le rappresenta, che cessino questo quotidiano discriminare: la Uil Liguria diffida dalle imprese da scelte unilaterali, frutto di libere interpretazioni che non abbiamo né concordato né condiviso. Al Parlamento e al Governo chiediamo, tramite le istituzioni locali, che devono farsi parte attiva, di assumersi le proprie responsabilità senza affidare alle faq punti di vista che non sono certo leggi dello Stato.