sport

Dopo una lunga malattia affrontata con lo stesso spirito degli anni in gradinata
1 minuto e 53 secondi di lettura
 Roberto Scotto se ne è andato dopo una lunga battaglia contro una malattia che non ha avuto rispetto nemmeno del suo coraggio. Roby non solo era un grande tifosi del Genoa, “il sacerdote”, ma anche e soprattutto un ragazzo fiero di essere ultra ma anche pronto a dialogare a dire la sua sapendo anche ascoltare. Impegnato nel sociale e oppositore intelligente di un calcio moderno che già anni fa con i suoi “fratelli” di Gradinata Nord aveva additato come perdente e fallimentare. Ci aveva visto giusto considerato ciò’ che sta accadendo.

Il Grifone sulla pelle e nel cuore con la grinta di chi non ha mai avuto paura di scontrarsi con i potentati, presidenti o manager che fossero. Magari non tutti erano d’accordo con lui, ma il dibattito sui social o faccia a faccia erano sempre aperti. Se ne va un pezzo di storia rossoblu con cui tutti abbiamo dovuto confrontarci e io voglio salutarlo con un suo pezzo che spiega chi era Roberto e che cosa fosse per lui il Genoa: “Io so che resterò genoano, anche se non ci fosse più il Genoa, perché essere genoani vuol dire essere un popolo, vuol dire aiutarci e aiutare gli altri, lo abbiamo sempre dimostrato essere genoano anche nella vita vuol dire rispetto per gli anziani i bambini le persone più fragili e in difficoltà, un cuore grande così anche nella vita, e trovare un genoano in giro per il mondo vuol dire trovare un fratello, e lo senti a pelle, non sei più solo, essere genoani e un modo di vivere la vita,la miglior vita possibile, ti senti parte della leggenda e ne sei orgoglioso a prescindere dai risultati, dalle categorie, io ho visto lo stesso entusiasmo di Torino con la Juve ( 0-1) la sera di Genoa-Cosenza….quindi chi si aspetta il nostro tramonto, non vedra’mai l’alba ! Roby…".

Chiunque voglia rendere omaggio a Roberto Scotto potrà farlo sabato 14 agosto alle ore 10.00 all'interno di casa sua... la Gradinata Nord. Dove si svolgerà una funzione laica.


La redazione sportiva di Primocanale si unisce al dolore della famiglia e di tutti i tifosi genoani.