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In chiesa anche Vierchowod, uno degli eroi della Sampdoria di cui l'agostiniano era punto di riferimento spirituale
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 Padre Mario Galli aveva seminato tanta vita e la chiesa della Consolazione stamattina si è gremita per l'addio al frate agostiniano, molto conosciuto in città oltre il perimetro della sua chiesa per la forte personalità carismatica e per la capacità di lasciare un segno in tutte le persone che incontrava.

Scomparso nella notte fra giovedì e venerdì, padre Galli ha ricevuto l'ultimo saluto in una chiesa con le persone distanziate e con la mascherina, ma con gli occhi lucidi. Da Como era venuto Pietro Vierchowod, colonna di quella Sampdoria che tra gli anni Ottanta e i Novanta aveva segnato un ciclo irripetibile e che aveva in Mario Galli un padre spirituale, un amico, un confessore, il celebrante delle nozze di Roberto Mancini e delle esequie di Paolo Mantovani e Vujadin Boskov. Una figura più importante di quanto si potesse pensare. L'ex difensore bergamasco di origini ucraine è riuscito a raggiungere Genova malgrado l'ovvia coda incontrata sulla A7 e l'esplosione di un pneumatico lungo il percorso: ma il "bergorusso" voleva a tutti i costi salutare padre Galli e c'è riuscito. Non era il solo pezzo della Sampdoria dei tempi d'oro presente alla Consolazione, ma padre Galli ha saputo farsi ben volere anche dai non blucerchiati, nel segno di un carattere empatico e acuto, che lascia un grande vuoto in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.