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La priorità per Savona? La pulizia. E servono più piste ciclabili
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“E’ una bella emozione. Una sfida che sto affrontando. Mi vede motivato ed entusiasta. E’ una sorta di continuazione con l’attività che ho fatto per anni in ospedale come medico. Sono entusiasta ma anche un po’ preoccupato naturalmente. Angelo Schirru, ex primario di chirurgia al San Paolo di Savona, si presenta come candidato sindaco del centro destra e, a Primocanale parla di priorità, di strategie politiche e come intende scegliere i collaboratori che avrà al suo fianco.

Qual è il suo giudizio sul sindaco uscente Ilaria Caprioglio, di centro destra, ma che non si è ricandidata?
Ilaria Caprioglio ha messo in campo una serie di progetti che porterò avanti. E’ la dimostrazione che sono state fatte molte cose positive. Ha avuto il problema di dover portare avanti un piano di austerità concordato con la Corte dei Conti che le ha impedito di fare alcune cose. Poi c’è stata anche la pandemia ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Tra le cose che il sindaco uscente non ha fatto quale individua al primo posto?
Il primo problema è quello della pulizia. E’ una esigenza prioritaria. Ma anche qui c’è stato un problema, legato al tema dell’austerità, che ha impedito di fare certe scelte. Sarà mio compito e ci metterò la faccia portare avanti un piano sui rifiuti che sia il migliore possibile, concordato con gli esperti, anche sulla base di esperienze di città similari che ci sono in Italia.

Uno dei temi più controversi è quello dell’ambiente legato al porto e all’industria. Come pensa di far combaciare le due cose.
Intanto l'ambiente è molto importante: obbiamo implementare la mobilità sostenibile. Per esempio con le piste ciclabili, incentivando l’uso delle biciclette.

Anche dei monopattini?
Da medico dico che bisogna anche considerare la sicurezza, quindi bisogna farlo con attenzione per chi usa questo mezzo.

Tornando al porto, può coesistere con la città?
E’ un elemento fondamentale per il futuro della città. Ma anche del comprensorio. E’ una attività che va tenuta sotto la massima attenzione. Ma non credo ci siano reali incompatibilità tra porto e città.

A chi andrà in caso di vittoria il ruolo di vicesindaco? Dipende da chi prende più voti?
E’ un tema che è stato discusso tanto. Non sono iscritto ad alcun partito, quindi posso dare una visione che va oltre la politica. Di certo l’incarico verrà assegnato in base al risultato elettorale. E i collaboratori oltre a questo verranno scelti sulla base delle competenza specifica. Dipende dal curriculum e da quello che intendono fare.

Ma sceglierà più in base alle indicazioni dei partiti? O in base alla fiducia personale?
La competenza è l’elemento principale. Poi l’affidabilità e la voglia di collaborare che non può essere disgiunta dalla competenza. La ricetta si basa su diversi ingredienti. La competenza è comunque quello fondamentale.

In caso di ballottaggio andrà a ‘recuperare’ gli alleati che al primo turno hanno sostenuto altri candidati?
Ho capito che in politica le cose cambiano. Quando ero giovane i partiti politici erano molto diversi da quelli di oggi. C’è tempo per valutare.

Ha votato anche a sinistra da giovane?
Diciamo che io ho amici in tutti i partiti e che ho una lista civica, mi è stata assicurata una lista civica trasversale. Io a Savona sono sempre stato valutato per la mia persona più che per le mie tendenze. E comunque sul ballottaggio è molto presto per dirlo, dipenderà dai programmi, dalle liste che ancora non sono definitive. Poi si potrà vedere quali saranno gli scenari successivi.