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Storico podio per il giapponese Katsuta, ancora male le Hyundai
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Ancora lui, ancora Ogier. Il francese della Toyoya ha messo il suo sigillo anche sul Safari Rally, competizione rientrante nel giro del WRC che conserva solo il nome della mitica gara kenyota. Il sette volte campione del mondo, forte di un’esperienza nettamente superiore a quella dei rivali, ha interpretato al meglio la gara africana, trovando fin dai primi metri la giusta chiave di lettura per un rally comunque diverso e particolare, nonché pieno di insidie.

Ogier ha visto gli avversari eliminarsi in successione; senza mai forzare è stato alla finestra, puntando sulla regolarità e tenendosi lontano dai problemi, fino al ritiro di Neuville, che stava dominando la gara quando è stato tradito dal cedimento di una sospensione a due prove dal termine.
Ancora una gara nera per il belga, che vede allontanarsi sempre più ogni speranza di avvicinare un titolo ormai diventato una chimera per quello che a tutti gli effetti è l’eterno secondo di questa epoca rallystica.

La festa in casa Toyota l’ha completata il giapponese Takamoto Katsuta, secondo e finalmente sul podio dopo una serie di belle prestazioni. Terzo posto per Tanak, un risultato che non basta all’armata Hyundai; il team guidato da Andrea Adamo sta attraversando un periodo a dir poco nero, mentre la Toyota dilaga in entrambe le classifiche.

Grazie alla regolarità ed ai ritiri dei big, il Safari ha sorriso alla M-Sport, che ha piazzato le Ford Fiesta di Greensmith e Fourmaux al quarto e quinto posto.
Ogier guida la classifica con 133 punti, seguito da Evans a quota 99 e da Neuville, ormai lontano a 77. 69 punti per Tanak, quarto, che punterà tutto sulla gara di casa in programma in Estonia dal 15 al 18 luglio. Nella classifica costruttori Toyota guida con 273 punti, seguita da Hyundai a 214 e M-Sport a 109.