cronaca

Il grido di allarme arriva dal Tigullio
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“Ma stiamo scherzando? Questi qui non hanno fatto nulla per anni, si sono intascati i soldi dei pedaggi senza investire in sicurezza e oggi lo Stato che cosa fa? Gli regala 9 miliardi”. Fila liscio, liscissimo il ragionamento di Nicoló Mori, presidente devo operatori turistici di Sestri Levante, che dall’alto del suo hotel panoramico commenta la manifestazione di venerdì a Genova ma soprattutto il caos delle autostrade che condiziona la ripresa.


“Lo sa che alcuni clienti mi chiamano e mi chiedono se devono prendere un giorno di ferie per arrivare in tempo e non rimanere bloccati in coda. Ma le sembra normale?”. Gli fa eco Paolo Ferraresi, Assobalneari Tigullio, da Cavi di Lavagna: “Gia l’estate scorsa è stata molto problematica e speravamo che questa andasse in modo diverso ma non è così”. Lo conferma un milanese che insieme alla moglie si gusta un pezzo di focaccia sul lettino in spiaggia: “Venerdì quando siamo arrivati in Liguria siamo stati in coda per un’ora in tre punti diversi. Ma abbiamo la casa qui, che cosa vuole che facciamo. Al massimo ci buttiamo sulla Scoffera”.

Ma non solo spiagge e alberghi ci rimettono se ci sono le code in autostrada per raggiungere la Liguria. A Chiavari Giampaolo Roggero, presidente dell’Ascom locale, fa il punto: “Non c’è più tempo da perdere, bisogna trovare una soluzione al problema perché in queste condizioni la gente, anche per far solo pochi chilometri, non si sposta”. Col rischio che i negozi rimangano vuoti.