cultura

Fino all'11 luglio alla sala del Munizioniere
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 Otto fotografie che arrivano dritte come un pugno allo stomaco e raccontano l'ultimo anno di pandemia in Italia. "Tragedia contemporanea" è il titolo di una mostra gratuita aperta al pubblico che porta la firma di Alex Majoli. "L'Italia era deserta, quando mi è stato chiesto di compiere questo viaggio. Del resto era il secondo paese più colpito dopo la Cina" racconta a Primocanale. "Non mi è mai capitato in nessun reportage all'estero come in Iraq quello che è successo qui: essere in piena emergenza nel mio paese, dove si parlava la mia lingua e dove chiamavo mio padre per chiedergli se stesse bene. L'immagine che più mi ha commosso è quella scattata in Sicilia, mentre eravamo andati a seguire i tamponi a domicilio. Eravamo a casa di una famiglia molto semplice e siamo entrati tutti vestiti di bianco. Il nostro nickname era "palombari". Sono momenti che non dimentichi".


Il tampone a domicilio, la messa in streaming, la benedizione delle bare dopo essere state disinfettate. Le immagini ci mettono davanti all'inesorabile verità di quello che abbiamo vissuto. "Questa mostra testimonia ancora di più come la cultura sia sanità e come sappia comprendere la contemporaneità", commenta Luca Bizzarri, presidente della Fondazione di Palazzo Ducale. "In otto immagini viene sintetizzato con un grande iperrealismo quanto è accaduto. Sono rimasto piacevolmente straziato".


La mostra, che tutti dovrebbero vedere, sarà visitabile fino all'11 luglio nella sala del Munizioniere a Palazzo Ducale e completa 'L'Italia di Magnum' che in duecento fotografie racconta gli ultimi 70 anni in Italia, dal dopoguerra a oggi. "In questo caso l'allestimento sarebbe da vedere al contrario, riavvolgendo il nastro della memoria", è il consiglio del curatore Walter Guadagnini. "Si può benissimo partire da questo ultimo anno, incontrando poi i momenti più vicini a noi fino alla storia con le immagini della guerra".