cronaca

Controlli a tappeto nelle piazzole di sosta e ai caselli dell'autostrada dei fiori
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Nascondersi, prevalentemente di notte, a bordo dei tir per cercare di raggiungere la Francia: è quanto sta accadendo nell'ultimo periodo lungo l'A10, l'autostrada dei Fiori Savona-Ventimiglia.


Necessario l'aumento di controlli da parte delle forze dell'ordine e lungo la via veloce e all'altezza dei caselli autostradali con l'intento di arginare il più possibile un fenomeno molto pericoloso per l'incolumità del singolo.


I migranti infatti, alla vista di agenti e militari, fuggono dai mezzi terrorizzati alla sola idea di essere fermati e quindi segnalati. Le fughe si consumano prevalentemente lungo l'autostrada causando non pochi disagi agli automobilisti in transito.


Il modus operandi è sempre lo stesso: approfittando di una sosta all'autogrill o del riposo dell'autista, salgono sul mezzo (nella maggior parte dei casi si tratta di bisarche o telonati), si nascondono tra e nel carico con la speranza di riuscire a entrare in Francia o per lo meno nelle vicinanze di Ventimiglia. Il tutto all'insaputa dell'autista.

Ormai la voce si è sparsa al punto che tanti autotrasportatori prima di rimettersi in marcia ispezionano il mezzo onde evitare spiacevoli inconvenienti. Tanti ma non tutti ed ecco perchè il numero di segnalazioni da parte delle forze dell'ordine continua ad aumentare e infatti nelle piazzole di sosta più gettonate (ad esempio quella di Bordighera Nord) sono stati piazzati dei new jersey per vietare la sosta ai mezzi pesanti e installate anche delle reti per farsì che i migranti non entrino nell'area dalle colline sovrastanti.


Una situazione, ora diventata routine, che sembra destinata ad andare avanti ancora per un po'. L'escamotage "on the road" nasce probabilmente a seguito dei controlli serrati anti immigrazione da parte della Gendarmerie alle fermate delle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni. Le statistiche italo-francesi parlano infatti molto chiaro sui respingimenti decisamente più numerosi dalla parte d'oltralpe al punto che i migranti optano per una soluzione più pericolosa sotto l'aspetto della sicurezza ma leggermente più pacifica in termine di controlli. 


Solo poche ore fa il messaggio del premier Mario Draghi "serve una misura solidale dell'Europa". Il tutto avviene in un momento molto delicato per la città di confine dove ancora oggi non è chiaro se riaprirà o meno il centro di accoglienza.