cronaca

I sindaci del ponente genovese e savonese scrivono al ministro Giovannini
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Una lettera di 76 comuni del ponente ligure, tutti insieme uniti per denunciare l'emergenza autostrade e per chiedere soluzioni pragmatiche, una volta per tutte. L'iniziativa è partita dal comune di Cogoleto, che come tutti gli altri patisce i disagi quotidiani ed un vero e proprio isolamento. Dalle continue lamentele dei residenti, è partita l'idea di scrivere al ministro alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile Giovannini. Nel giro di poco tempo, in tanti dalla riviera savonese a quelli dell'entroterra fino ai più vicini al capoluogo ligure hanno aderito all'iniziativa (LA LETTERA).

La richiesta principale è di ammettere la situazione emergenziale e di istituire una struttura commissariale, dotata di poteri e risorse straordinarie, che gestisca l’emergenza infrastrutturale della nostra regione. Accanto a questo, viene sentita l'esigenza di un tavolo permanete di lavoro e confronto sull’emergenza infrastrutturale che comprenda la struttura commissariale, Regione Liguria, Provincia di Savona, Città Metropolitana di Genova e i Comuni sottoscriventi queste richieste. L'obbiettivo è di ottenere una modalità concordata e programmata, da effettuarsi nell’ambito del suddetto tavolo di lavoro, per la calendarizzazione degli interventi di manutenzione autostradale e stradale. Il Modello Genova ha funzionato per il nuovo ponte Genova San Giorgio e potrebbe essere l'unica soluzione per uscire da questa situazione.

Viene fatto presente come, oltre ai cantieri autostradali, anche la viabilità ordinaria sia interessata da numerosi cantieri che causano una vera e propria paralisi, che potrebbe essere fatale in situazioni di emergenza. In parallelo si chiede lo sblocco dei lavori di raddoppio della SS1 Aurelia nelle tratte già cantierate e la rapida realizzazione di tutti i cantieri e gli interventi di messa in sicurezza della viabilità sulle strade statali appenniniche, in particolar modo sulla SS456 chiusa da fine 2019. Nel mentre, si chiede anche di aumentare l'offerta del servizio ferroviario con fondi straordinari nazionali. 

C'è consapevolezza da parte dei primi cittadini dell'esigenza di dover fare questi interventi di manutenzione
, rimandati troppo a lungo dai concessionari. Ma al tempo stesso, hanno ben presente i disagi, i volti stanchi dei cittadini ogni giorno costretti al martirio delle code, la preoccupazione degli operatori del turismo che in un momento di ripartenza guardano allarmati a quello che sarà il piano previsto per i lavori autostradali. La volontà è quella di trovare un equilibrio, ma al tempo stesso di fare gli interventi necessari il prima possibile.