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Malgrado la salvezza anticipata, dirigenti e allenatori sono ancora in bilico
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Il 2-2 finale tra Sampdoria e Spezia al "Ferraris" alla fine accontenta tutti: i blucerchiati, che salvano l'onore e gli aquilotti che vedono la salvezza. Sebbene per loro il risultato sia più amaro, avendo avuto tra le mani per qualche minuto la matematica permanenza in serie A.


Al di là del risultato che può sembrare "pasticciato", è stata una partita vera, con occasioni da ambo le parti sino all'ultimo. Più motivato, come era normale, lo Spezia, che avrebbe potuto chiudere i giochi con Farias. Più farfallona, ed era altrettanto scontato, la Samp, trainata nel finale dalla verve di Keita. Giusto così, insomma.


Resta alla portata per la Sampdoria l'obiettivo del nono posto da conservare. Peccato, semmai, che la società abbia sprecato tutto il vantaggio acquisito meritoriamente con la salvezza anticipata: si sarebbe potuto programmare il futuro con largo anticipo ed invece, attualmente, l'intera dirigenza sembra in discussione e non si conosce ancora il nome dell'allenatore, che sia Ranieri o un altro.


Ma questo fa parte della gestione naif a cui ormai siamo abituati. Pazienza. Metterei comunque la firma a ritrovarci l'anno prossimo in queste condizioni: salvezza acquisita con largo anticipo e abituale supremazia cittadina.



Su un piano tecnico, in questa stagione la società ha operato bene e gliene va dato atto. Dalle parole di Ranieri invece, emerge per il prossimo anno, un quadro più complicato a causa della situazione finanziaria, su cui il covid c'entra poco, anzi, le agevolazioni del Salva Italia hanno permesso di attutire l'impatto negativo. Ora come ora la situazione rimane nebulosa, attendiamo gli sviluppi.