cronaca

Indagine di Cittadinanzattiva: al nord le tariffe più alte
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 80 euro: è quanto in media spende al mese, nell'anno in corso, una famiglia italiana per la mensa scolastica di un figlio che frequenta la scuola primaria o dell'infanzia. Il Nord si conferma l'area geografica con le tariffe più elevate, in media 813 euro per nove mesi di mensa nella scuola primaria e 802 in quella dell'infanzia; segue il Centro, 697 euro nella primaria e 676 nell'infanzia; più contenuti i costi al Sud con 662 nella primaria e 649 nell'infanzia.


L'incremento maggiore si rileva nelle regioni centrali, le tariffe crescono, ma di poco, anche al sud mentre calano al nord. L'Emilia Romagna è la regione più costosa, la Sardegna quella più economica. Sono i dati che emergono dalla quinta Indagine sulle tariffe delle mense scolastiche, con la quale Cittadinanzattiva ha preso in esame le tariffe di tutti i 110 capoluoghi di provincia sia per la scuola dell'infanzia che per la primaria.

La famiglia di riferimento è composta da tre persone (due genitori e un figlio minore), ha un reddito lordo annuo di 44.200 euro. "Tra gli obiettivi indicati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è prevista la creazione di circa 1.000 nuove mense scolastiche. Scelta importante ma non sufficiente soprattutto ora che, a causa delle difficoltà economiche in cui versano tante famiglie per la crisi indotta dalla pandemia, per molti ragazzi il pasto a scuola rappresenta il pasto più completo se non addirittura l'unico", dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.