
"Solo il 40 per cento dei locali potranno lavorare", dichiara Fabrizio Bogo dell'Osteria Gigino di Quarto, che col megafono in mano guida la manifestazione davanti al palazzo di Regione Liguria. Lui è uno di quelli che il dehor non lo ha e dovrà attendere giugno per la riapertura.
Ci sono tra i manifestanti anche ristoratori che i tavolini all'aperto li hanno, ma che hanno deciso di appoggiare la #protestaligure scendendo in piazza questo pomeriggio e di non riaprire fino a venerdi per solidarietà.
I ristoratori hanno portato intorno alla fontana di De Ferrari i loro tavolini, la mise en place, alcuni siedono con l'ombrello aperto anche se le gocce di pioggia non stanno scendendo. E' un modo per far capire in che situazione si troverebbero i clienti quando il meteo fa le bizze, come peraltro raccontano le previsioni del tempo di questa settimana appena iniziata.
Per i ristoratori la decisione del governo è una beffa: "Come è possibile mangiare fuori la sera con queste temperature? Come possiamo garantire ai clienti che non pioverà? E se si mette a piovere mentre stiamo servendo un piatto, dove li spostiamo? Lo chiedo a chi rappresenta lo stato", urla al megafono il ristoratore di Genova Quarto. Che non disdegna una battuta, perfetta per un titolo di giornale: "Invece che far pagare il coperto metteremo a tre euro l'ombrello".
IL COMMENTO
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