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Un affare da 4 miliardi di euro a club: insomma, la vecchia Champions non garantiva abbastanza introiti
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Con un comunicato notturno i club europei che hanno deciso di dare vita ad una Super League di calcio senza dover aspettare verdetti dei campionati nazionali hanno annunciato lo scisma del pallone. Un affare da 4 miliardi di euro a club. Insomma, la vecchia Champions non garantiva abbastanza introiti e così da Agnelli a Perez si sono fatti un torneo su misura mettendo da parte la serie A italiana o la Liga Spagnola o la Premier inglese il cui futuro è tutto da scrivere.

In questo senso invece non c’è l’adesione di PSG e di Bayern Monaco, un’assenza assordante di francesi e tedeschi che hanno preso le distanze come le portoghesi. Ecco il testo del patatrac peraltro annunciato visto che già venti anni fa Silvio Berlusconi aveva abbozzato un’idea del genere: “AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori – si legge nel comunicato – È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile.

In futuro - si legge ancora - i Club Fondatori auspicano l'avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso. La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l'obiettivo di migliorare la qualità e l'intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente".

A questo punto i campionati nazionali che fine faranno se non si troverà un accordo? Agnelli dice che i club della nascitura Super League giocheranno regolarmente ma UEFA e FIFA li hanno già messi fuori dalla porta. E i giocatori tesserati per le società ribelli non potranno neppure vestire le maglie delle proprie nazionali. Un terremoto clamoroso solo per soldi da spartirsi senza una logica di merito sul campo. Ora è muro contro muro, nella notte più buia dello sport.