cronaca

Le intercettazioni rivelano un colloquio delicato tra ingegnere ex Spea e Donferri Mitelli
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I voti sulle condizioni del ponte Morandi erano stati "attenuati" così come quelli degli altri viadotti. E' quanto risulta dalle intercettazioni depositate dalla procura agli atti dell'inchiesta sul crollo del Morandi del 14 agosto 2018, con 43 morti.
La chiamata è tra l'attuale amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi e il responsabile dell'ufficio legale del concessionario, Amedeo Gagliardi nel corso della quale fanno riferimento alla lettura di alcune trascrizioni emerse sull'inchiesta sui falsi rapporti dei viadotti.

Quelli dialoghi erano stati registrati di nascosto da Marco Vezil, all'epoca ingegnere di Spea, e si sentiva Michele Donferri Mitelli (ex numero tre di Aspi) che raccomandava di abbassare i voti ai viadotti perché dovevano entrare i nuovi soci tedeschi e cinesi. Sono le 21:09 dell'11 dicembre 2019 e Roberto Tomasi telefona a Gagliardi. L'ad chiede "Qualche novità dalla lettura?". E Gagliardi: "C'è una.. E' molto dura eh, sul tema... sul tema Polcevera... ritorna sui 40... su abbassa' i voti, sul fatto che i cinesi, i tedeschi". Tomasi è sbalordito: "Addirittura sul Polcevera?'. E Gagliardi conferma: ïSì, sul Polcevera, sì".