cronaca

Dopo il caso "Kimberly", il consiglio comunale ha chiesto il coinvolgimento di Amt
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Il consiglio comunale di Genova ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per condannare il fenomeno delle molestie sui mezzi pubblici. L'iniziativa istituzionale segue il caso di "Kimberly", una 23enne vittima di un esibizionista a bordo di un autobus Amt la cui storia è diventata virale sui social.



L'ordine del giorno, iniziativa di Pd, M5s e Lista Crivello e condiviso anche dagli altri capigruppo, chiede la convocazione di una commissione consiliare per attivare un tavolo di lavoro urgente tra assessorati, Amt, centri antiviolenza, ufficio scolastico regionale, università, forze dell'ordine e organizzazioni sindacali per programmare azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte al personale dell'azienda di trasporto pubblico cittadina, agli studenti delle scuole e alla cittadinanza per riconoscere, affrontare e superare situazioni di molestie vissute o in prima persona o a cui ci si è trovati ad assistere.



Il tema è stato affrontato oggi anche attraverso l'articolo 54, ovvero un'interrogazione a risposta rapida, da parte della Lega. "Questo tipo di fenomeno è più diffuso di quanto non si creda - ha chiesto la capogruppo Lorella Fontana - chiedendo cosa stiano facendo azienda e Comune per affrontare la situazione e se sia vero che nel caso di "Kimberly" gli autisti non siano intervenuti per aiutarla". 


"Questo purtroppo non è un episodio isolato: quasi tutti i giorni, adolescenti, ragazze e donne devono subire l’onta delle molestie sessuali sui mezzi AMT e dopodiché, se si espongono, devono subire l’onta dell’ironia", Lo dichiara la consigliera del M5S Maria Tini, prima firmataria anche di un ordine del giorno dedicato e approvato oggi all’unanimità in Consiglio comunale. "Le istituzioni prendano posizione: non solo servono telecamere su tutti i mezzi per meglio tutelare chi viaggia, non solo è doveroso che si esprima in merito l’assessore alla sicurezza e alle pari opportunità proponendo soluzioni fattive, ma bisogna alzare la voce in tutte le sedi anche per sensibilizzare chi raccoglie una denuncia: sapere cosa dire e soprattutto NON dire è fondamentale”.


“Il tema è molto delicato
- spiega - e deve trovare le giuste sinergie tra le parti. Credo dunque sia ormai vitale e non più procrastinabile convocare una Commissione Consiliare – da relazionare periodicamente - per attivare un tavolo di lavoro urgente tra assessorati competenti, AMT, Centri antiviolenza, Ufficio Scolastico Regionale, Università, forze dell’ordine e organizzazioni sindacali per programmare azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte al personale AMT, agli studenti delle scuole e alla cittadinanza tutta per riconoscere, affrontare e superare situazioni di molestie vissute o in prima persona o a cui ci si è trovati ad assistere”.