cronaca

Il vademecum per questi tre giorni in zona rossa e non solo
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A stare a casa di certo non si sbaglia, anche perché in questa Pasqua e Pasquetta a livello nazionale sono davvero tante le restrizioni da tenere a mente. In questi tre giorni di lockdown nazionale, ritorna l'autocertificazione. Come sempre, se uno non l'ha con sé, in caso di controlli sarà l'agente a fornirne una copia da controllare.

E' consentito fare visita in una sola abitazione di amici o parenti una sola volta al giorno all'interno della propria regione. Ci si può muovere solo in due persone, al massimo accompagnate dai figli minori di 14 anni. Non è quindi contemplata la possibilità di spostarsi per andare a prendere un proprio amico o parente in auto. No agli spostamenti tra regioni, ma nemmeno tra comuni, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, oltre all'unica visita consentita. 

Chiusi i negozi, i parrucchieri e gli estetisti. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli. Consentito, invece, l'asporto (fino alle 18 per i bar) e la consegna a domicilio fino alle ore 22. Ma per consumare, che sia un caffé o un panino, bisognerà farlo a casa o lontano dal locale in cui si è acquistato. 

Non si può circolare neanche all'interno del proprio Comune. E' invece sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all'aperto in forma individuale. Sì a bici e corsa tra comuni, ma solo se tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Spiagge interdette per prendere il sole, ma non per fare una nuotata, così come sono interdette le gite, intese come attività ludica. Cimiteri e chiese sono aperti, ma l'indicazione è di recarsi nell'ambito del proprio comune e nell'edificio di culto più vicino. 

In Liguria non si possono raggiungere le seconde case, i bungalow, le roulottes o le proprie imbarcazioni: il divieto è valido fino all'11 aprile sia per i residenti sia per coloro che provengono da fuori regione. Si può invece raggiungere le seconde case fuori regione, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive: è il caso di Campania e Puglia, che, come la Liguria, hanno posto il divieto di accesso alle seconde case per residenti e non residenti. Per quest'ultima 'categoria' il divieto è imposto anche in Piemonte, Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Marche, Calabria e Sardegna. E nell'Isola - così come in Sicilia - si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell'arrivo.

Intanto la Liguria vedà dal 6 aprile il ponente in zona rossa e il resto della regione in zona arancione. Fino all'11 aprile, in quei giorni, sarà consentita una sola visita in zona arancione solo all'interno del proprio comune, mentre in zona rossa vietate le visite. Inoltre viene disposta su tutto il territorio ligure fino all'11 aprile la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, oltre che per la formazione professionale, gli istituti tecnici superiori e i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Esclusivamente nell'imperiese e nel savonese, sulla base delle disposizioni dell'ultimo decreto governativo, il passaggio in zona rossa fino all'11 aprile comporta la Dad al 100% anche per la seconda e la terza media.