salute e medicina

Le restrizioni determineranno un crollo del volume di affari
1 minuto e 25 secondi di lettura
Tutte le attività turistiche italiane subiranno danni incalcolabili: dai ristoranti ai bar, dagli alberghi agli esercizi commerciali, dagli stabilimenti balneari ai rifugi alpini. Anche nel 2021 - come lo scorso anno - non sarà possibile organizzare gite fuori porta oppure vacanze al mare o in montagna, il rosso che colora tutte le regioni italiane a Pasqua e Pasquetta, causa pandemia da Covid-19, impone rigide restrizioni e, addirittura, molte seconde case risulteranno off-limits. Lo rileva la Fenailp, la Federazione Nazionale di rappresentanza di imprenditori e professionisti operanti in tutti i settori della Micro, Piccola e Media Impresa.

"Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio dramma per migliaia di imprese del settore, nessuna esclusa - ha dichiarato Tullio Galli, Coordinatore nazionale Fenailp per il turismo - la perdita di fatturato che il nostro Centro Studi ha stimato per questo periodo è pari ad oltre 2 miliardi di euro, mentre sono circa 200.000 i posti di lavoro a rischio".

"A parte i danni economici la Pasqua, da sempre, corrisponde ad un momento importante per le famiglie italiane sia dal punto di vista sociale che di svago dopo il periodo invernale - ha aggiunto Mario Arciuolo, Segretario Generale Fenailp - a causa del lockdown degli ultimi mesi, quindi, pesa ancora di più non poter uscire da casa per una breve gita o per una escursione". "Siamo fiduciosi che, grazie alla campagna vaccinale ed ai protocolli sanitari, questa estate alla gran parte degli italiani sarà consentito andare in vacanza in totale sicurezza - ha concluso Galli - proprio per questo motivo sarebbe auspicabile che tutti gli operatori del settore turismo fossero vaccinati in tempi brevi, per la loro e l'altrui incolumità".