cronaca

La procura aveva fatto appello contro il rigetto della richiesta del gip
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 In carcere per avere ucciso il figlio di tre anni e avere smembrato dopo cinque mesi il corpo della madre è adesso accusata anche dell'omicidio della donna. Lo hanno stabilito il giudici del tribunale del Riesame di Genova che hanno accolto l'appello delle procura nei confronti di Giulia Stanganini. Il gip aveva concesso l'arresto per l'omicidio del bimbo mentre aveva respinto per l'omicidio di Loredana Stupazzoni, ex bidella di 63 anni.

Secondo il Riesame il quadro indiziario fornito dai pm Sabrina Monteverde e Stefano Puppo, che avevano coordinato le indagini della squadra mobile genovese, sono idonei per accusare la donna anche del secondo delitto. "Valuteremo se fare ricorso in appello" ha detto l'avvocato. La Stanganini è in cella da aprile 2020 dopo che si era presentata in questura e aveva confessato di aver fatto a pezzi e smembrato il corpo della mamma con cui viveva. Agli investigatori la donna aveva detto di averla trovata impiccata in casa e in preda al panico aveva tagliato la madre.

Da quella indagine erano emersi indizi per poter ritenere che cinque mesi prima potesse aver ucciso il figlioletto di tre anni, soffocandolo con un cuscino, morte che inizialmente era passata come un decesso naturale. Per i pm Sabrina Monteverde e Stefano Puppo, la Stanganini avrebbe ucciso anche la madre con la quale litigava per i soldi e che l'accusava di avere ucciso il nipotino chiamandola "assassina".