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Il presidente della Regione: "Bisogna cambiare metodo, non fare modifiche a quello esistente"
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Mentre tutti i partiti sgomitano per prendersi qualche merito nel Decreto Sostegni appena approvato, l'unico a dire la verità e a chiamare le cose col
loro nome è stato Mario Draghi:  'Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, con le risorse che c'erano'".



Lo scrive su un post su Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti in un post su Facebook. "Risorse ancora una volta arrivate in ritardo: i ristori decisi ieri compensano, poco, le perdite di Natale, mentre oggi siamo di nuovo chiusi, ma è Pasqua. La verità è che il sistema, sostanzialmente uguale a quello usato in tutto questo anno, non funziona: ristori scarsi, cig lenta, chiusure sempre per i soliti. Con la franchezza che sa usare il premier anche noi diciamo: che sia l'ultima volta. Basta chiusure e aperture, cambiamo le regole completamente.


Nel prossimo Decreto, che arriverà dopo Pasqua, stabiliamo che le attività economiche possano accelerare e rallentare, allargare e ridurre la propria attività a seconda della pandemia, ma senza chiudere del tutto - prosegue Toti -. Basta con sussidi e cassa integrazione. Come fanno tanti Paesi, diamo i soldi alle imprese per far tornare al lavoro i propri dipendenti. Anziché pagare lavoratori per restare a casa, diamo risorse alle aziende per stipendiare il suo personale. Così, anche se l'azienda non marcerà a pieno ritmo, i lavoratori potranno usare il tempo per manutenzioni, per formare con corsi la propria professionalità e la competitività del Paese crescerà. Bisogna cambiare metodo - conclude -, non fare piccole modifiche a quello esistente. Forse questa volta il tempo era poco, ma dopo Pasqua non ci saranno alibi per cambiare davvero!"