E' stato interrogato per diverse ore in Procura a Genova l'ingegnere Gabriele Camomilla, ex dirigente Aspi indagato nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi.E' stato lo stesso professionista, accompagnato dagli avvocati Sergio Rando e Mario Gebbia, a chiedere di essere sentito dal pubblico ministero Massimo Terrile che insieme al collega Walter Cotugno coordina l'indagine della guardia di finanza. Camomilla tra il 1992 e il 1993 in qualità di ingegnere di Autostrade fu tra i principali progettisti e coordinatori dell'intervento strutturale eseguito sul viadotto e cioè il rinforzo dei tiranti sul pilone 11. Unico intervento, come sottolineato dagli stessi periti del giudice per le indagini preliminari eseguito negli ultimi 25 anni. Se, come scritto nella perizia, si fossero rinforzate anche le pile 9 e 10, come previsto dal progetto di retrofitting, il ponte non sarebbe crollato.
Dalle indagini degli investigatori della guardia di finanza è emerso che le ispezioni nei cassoni non venivano eseguite dal 2014, che i report erano "edulcorati" ripotando voti più bassi per procrastinare gli interventi e che anche le lettere e i dati inviati al ministero erano falsificati.
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