Complice il forte vento, i pezzi di metallo sono volati via, e non è servita la rete di contenimento, posta sotto il viadotto, per evitare che precipitassero, e che finissero alcune per strada, un’altra nel giardino di un palazzo. E non è la prima volta che da quel ponte autostradale, interessato da un cantiere, si stacchi un calcinaccio, un bullone, e ieri è stata la volta delle lastre di ferro.
I residenti sono esasperati. Ieri hanno sentito un forte boato e hanno dato l'allarme, ma l'incubo dura ormai da due anni, con il cantiere aperto da Autostrade sopra le loro teste.
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Gli abitanti sono infuriati. Sara Marini residente Via delle Gavette 54 racconta: "A mezzogiorno un signore ha visto le due passerella cadere davanti al civico 39. Un' altra passerella risulta essere pericolante, non ce la facciamo più, devono trovare una soluzione per toglierci da qui sotto".
E Rosella Ricci, residente via delle Gavette 54 racconta a Primocanale: "Ho chiamato i vigili del fuoco perché a causa dei lavori sul viadotto i muri delle nostre case tremavano. Sono venuti e hanno poi fatto sospendere i lavori e i tremori sono finiti. Gli operai hanno riferito ai vigili del fuoco che stavano usando solo il trapano, ma ovviamente questo ci lascia perplessi. Non ne possiamo più, ci fanno morire di paura. Devono farci andare via".
Un'altra testimonianza che abbiamo raccolto è quella di Andrea Caviglia, giovane residente in Salita delle Gavette 2: "Ieri sera mia mamma ha trovato dei pezzi di cemento probabilmente provenienti dal ponte sulle scale per salire in salita delle Gavette.Tra l'altro io sono proprio quel ragazzo che mi sono visto cadere dal Viadotto un bullone di 400 grammi lo scorso anno".
Altri pezzi di lamiera sono rimasti in bilico sulla rete rischiando di cadere e si è dovuto procedere alla messa in sicurezza. La strada è stata chiusa per oltre tre ore, poi riaperta per far tornare a casa le persone rimaste lì ad aspettare, poi riaperta, e nuovamente richiusa per finire l'opera di messa in sicurezza che è terminata alle 18.
Intanto Pavimental, società controllata da Autostrade, e che si occupa della manutenzione della rete sotto il viadotto, ha avviato le procedure per rescindere il contratto con la "Sadis Ponteggi Srl", l'azienda appaltatrice specializzata nel montaggio e nella gestione di ponteggi, e ha porto le sue scuse agli abitanti.
Ma i residenti non ci stanno, non vogliono più scuse o indennizzi, soltanto sicurezza o essere portati via da quel luogo. "Delle scuse ne abbiamo le tasche piene, non ce ne facciamo nulla", ha risposto Chiara Ottonello, presidente del comitato “Abitanti sotto ponte Bisagno” che combatte da anni per cercare una soluzione al problema dei palazzi che si trovano sotto il viadotto della A12.
"Davanti alla gravità di quanto accaduto sull'Autostrada A12, i responsabili possono fare una sola cosa: dimettersi". Lo dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, a proposito delle assi di metallo cadute in strada nel quartiere genovese di Staglieno dal cantiere del viadotto sull'A12. "E' soltanto per una fortunata casualità se la caduta di lastre di metallo non si sia trasformata in una tragedia, dal momento che le strade e i giardini del quartiere di Staglieno erano deserti. Ma quanto accaduto rimane gravissimo. E' evidente che chi gestisce il cantiere non ha saputo adottare le misure elementari di prevenzione necessarie a evitare l'incidente. L'unico atto possibile dopo una tale inadempienza sono le dimissioni", conclude Paita
IL COMMENTO
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