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Il tecnico blucerchiato punta all'obiettivo: "26 punti all'andata, ne voglio 26 anche al ritorno"
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Trasferta insidiosa quella del Dall'Ara per la Sampdoria, che non vince in casa del Bologna da ben 18 anni. In conferenza stampa Claudio Ranieri si augura che questo sia l'anno giusto per sfatare il tabù: "Negli ultimi 3 confronti con il Bologna abbiamo sempre perso per 2 a 1; è dal 2003 che non si vince al Dall'Ara? I numeri sono fatti per essere sfatati, almeno per un anno ci deve essere un break. Speriamo sia quello giusto."


Tornando all'ultima sfida interna col Caglairi: "Quando subisci un gol decisivo all'ultimo minuto è sempre un dispiacere, perché nel nostro caso con due punti in più avremmo raggiunto una posizione ancora più tranquilla; come dico sempre, non sento di aver già conquistato la permanenza in Serie A. Da 9 partite ci muoviamo nella parte sinistra della classifica, e vogliamo restarci. ma dobbiamo lottare perché ci sono squadre che giustamente vogliono scavalcarci."
 
 
"La vittoria manca da un mese, però le prestazioni mi  lasciano sufficientemente tranquillo perché io pretendo il massimo e sempre qualcosa di più; per domenica ci siamo preparati bene, sappiamo che il Bologna è una squadra che in avanti può contare su giocatori capaci di inventarsi qualsiasi cosa; anche se non hanno un centravanti puro, portano molti uomini in zona d'attacco che cercano sempre l'uno contro uno, che cercano il passaggio filtrante e ti mettono in difficoltà con l'ultima linea difensiva: servirà una partita giocata davvero bene in cui dovremo essere abili a rimanere stretti."
 
 
Sono contento per i record conquistati, da quello per i difensori goelador a quello per cui mandiamo tanti uomini a rete. Ma quello che rende felice me sono i punti. Ripensando al Cagliari, ci sono partite in cui perdi al 96° e partite in cui invece vinci al 96°. Questo è il calcio, non bisogna mai arrendersi né dare nulla per scontato, lottare sempre fino all'ultimo secondo: questa è la motivazione che voglio trasmettere ai miei giocatori."
 
 
"Durante il campionato non si riesce a rimanere in forma sia fisicamente che psichicamente: ci sono momenti in cui ti dice tutto bene e altri in cui va tutto storto. So che se vinciamo le prossime due arriviamo alla stessa quota raggiunta nel girone d'andata, io come obiettivo indico sempre i 40 punti, ma se ne abbiamo fatti 26 all'andata ne voglio 26 anche al ritorno."

 
IL MODULO - "Mi sono accorto che il 4-4-2 e 4-4-1-1 non sempre paga: forse non riusciamo sempre a farlo ottimamente oppure i nostri avversari hanno capito come prendere contromisure. Fatto sta che ho la fortuna di allenare una squadra che sa cambiare sistema di gioco in corsa; non mi preoccupo del modulo perché so che possiamo cambiare in corso d'opera."