Si fa ancora una volta più lontana la riapertura dei teatri e dei cinema, alla luce della nuova stretta voluta dal Governo per limitare i contagi in questa terza ondata. Sì, perché con una Pasqua in rosso in tutta Italia, inevitabilmente non ci sarà l'atteso via libera il 27 marzo per il settore cultura. Luci spente, platee incellofanate e sipari giù: alla fine, il Festival di Sanremo è stata una mera illusione per tutti i lavoratori dello spettacolo che speravano di ripartire. I pochi aiuti e sussidi del Governo non bastano e a più di un anno dall'inizio della pandemia è giunto il momento di fare i conti con la situazione in atto. "Sì abbiamo ricevuto dei contributi da parte del Governo e di Regione Liguria, ma il vero problema grave è che dobbiamo riconsiderare il nostro posto nella società", ha commentato la situazione la nota attrice teatrale ligure Elisabetta Pozzi, intervenuta su Primocanale in occasione della puntata in rosa di Liguria 2021. "Se è una società che deve stare distanziata, come possiamo fare teatro? Il nostro è un rito laico, un rito basato sull'incontro, che va compiuto assieme al pubblico. Speriamo quindi di riuscire a programmare un ritorno in palcoscenico con il pubblico, non sopporto la Netflix del teatro, così non possiamo andare avanti".
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