"Con molta probabilità nelle foibe sono state spinte molte donne, torturate, vilipese ed ancora oggi assistiamo a spettacoli indecorosi come quegli adesivi ignobili di Genova Antifascista che dicono 'no Foibe, no party'. Credo che questo sia un insulto morale, prima che fattuale, contro le migliaia di vittime che nelle foibe sono state spinte, ma è anche frutto di una distorsione morale e mentale per la quale se ti dichiari antifascista, automaticamente hai la patente per dire le più aberranti cose. Basta dirle con il pugno chiuso".
Per Balleari "Non esistono morti di serie A e B, il rispetto per chi è stato trucidato barbaramente è un atto umano oltre che civile. Se non lo impariamo rimarremo sempre indietro".
IL COMMENTO
Moschee in Liguria, sì o no?
Caro Franco pensiamo noi a Colombo e a Taviani