cronaca

Giulia Stanganini si è avvalsa della facoltà di mantenere il silenzio davanti alle domande del magistrato
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Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Giulia Stanganini, la donna accusata di avere ucciso il figlio di tre anni, già in carcere con l'accusa di aver fatto a pezzi la madre dopo, dice lei, averla trovata morta. La Stanganini, difesa dall'avvocato Chiara Mariani, era in video collegamento dal carcere e non ha risposto alle domande del gip Riccardo Ghio. La donna è in cella dall' aprile 2020 dopo che si era presentata in questura e aveva confessato di aver fatto a pezzi e smembrato il corpo della mamma con cui viveva. Agli investigatori della squadra mobile, la donna aveva detto di averla trovata impiccata in casa e in preda al panico aveva tagliato la madre.

Da quella indagine erano emersi indizi per poter ritenere che cinque mesi prima potesse aver ucciso il figlioletto di tre anni, soffocandolo con un cuscino, morte che inzialmente era passata come un decesso naturale. Per i pubblici ministeri Sabrina Monteverde e Stefano Puppo, la Stanganini avrebbe ucciso anche la madre con la quale litigava per i soldi e che l'accusava di avere ucciso il nipotino chiamandola "Assassina". La procura aveva chiesto l'arresto anche per l'omicidio della madre ma il gip lo ha respinto perché dall'autopsia non sarebbe stato possibile chiarire le cause della morte. I pm nei prossimi giorni faranno ricorso al Riesame.