cronaca

Misure mirate come nell'estremo ponente e la Dad alle superiori garantiscono sicurezza e libertà
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"Una splendida giornata di sole saluta l'inizio di una settimana in zona gialla. Intorno a noi la maggior parte delle regioni è in zona arancione o addirittura con comuni e province in zona rossa. Un risultato, il nostro, legato a un metodo Liguria per affrontare il Covid che spero diventi presto un sistema copiato a livello nazionale". Lo scrive in una nota il presidente ligure Giovanni Toti. "Non interventi su tutta la regione, ma provvedimenti, anche molto restrittivi, sulle aree o sulle categorie particolarmente colpite".





"Così le nostre misure, anche dolorose certo, prese sul ponente ligure hanno impedito che dalla Francia il virus si propagasse nell'intera regione. Così, la velocità di vaccinazione in quella stessa zona la metterà al sicuro al più presto. Così la decisione di mettere in Dad le scuole superiori dove il Covid ha una diffusione superiore ad altre categorie può aiutare a contenere il virus. E ancora la decisone di privilegiare, con rarissime eccezioni, la categoria degli ultra ottantenni nei vaccini sta tenendo in sicurezza i nostri ospedali. Sono scelte difficili, ma che ci aiutano a tenere sotto controllo il Covid senza penalizzare tutti e lasciando un po' di respiro ai cittadini e alle imprese. Serve un modello Liguria nella gestione dell'emergenza: interventi rapidi, mirati sulle zone a rischio per garantire a tutti sicurezza e un po' di libertà" dice Toti.

I milanesi sulle spiagge della riviera sfidano il Dpcm: "Torneremo anche il prossimo weekend" - SECONDE CASE



Un po' di polemiche sui social, invece, sia per la decisione di chiudere le scuole sia per la presenza di tanti milanesi in riviera con seconde case aperte. Tirano invece un sospiro di sollievo i ristoratori che hanno potuto lavorare questo weekend e sanno già di poterlo fare anche il prossimo, in quanto nel caso ci fosse un eventuale passaggio in zona arancione, scatterebbe comunque da lunedì. Per le scuole, invece, ci sarà un presidio di protesta da parte dei genitori, insegnanti e alunni che non condividono il ritorno in Dad per le scuole superiori. I dati fotografano però una situazione complessa: oltre 800 alunni sono in quarantena nella provincia spezzina ma fortunatamente l’esito dei tamponi non evidenzia casi di variante del virus. Tra Sanremo e Ventimiglia, invece, molte classi erano già in quarantena prima della decisione di chiudere tutti gli istituti di ogni ordine e grado.