cronaca

In secondo momento l'eventuale esame del Dna. Nominato un geologo per consulenza
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Verrà eseguita una prima ricognizione esterna sulle salme recuperate in mare a Vesima e a Quarto, che quasi certamente provengono dal cimitero
di Camogli, una porzione del quale è crollato nella frana della falesia sottoistante.


In un secondo momento, se i corpi non fossero riconoscibili, verrà estratto il Dna. Lo ha deciso il pubblico ministero Luca Monteverde. Il pm ha un fascicolo a modello 45, ovvero per atti non costituenti reato, e si confronterà con il procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio e il sostituto Fabrizio Givri, che nei giorni scorsi avevano aperto un'inchiesta per frana colposa.

Intanto proseguono le ricerche di altri corpi da parte dei vigili del fuoco e della capitaneria di porto. Nelle prossime ore verrà nominato un geologo per una consulenza: l'esperto dovrà ricostruire le cause della frana, la sua eventuale prevedibilità e capire se potesse essere evitata. Alcuni cittadini avrebbero denunciato anche negli anni passati crepe e scricchiolii nella zona poi caduta.