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L'allarme è scattata all'una di notte quando l'altro studente che vive nell'appartamento si è accorto che l'amico stava molto male.
Nell'abitazione sono giunti i volontari della pubblica assitenza di zona e i medici del 118 che hanno soccorso e trasferito lo studente al reparto di urgenza del policlinico San Martino.
Il ventenne, sofferente e quasi incapace di parlare, prima di perdere i sensi avrebbe raccontato all'amico di avere ingerito una sostanza chimica. Forse nella camera sarebbe stato trovato anche un biglietto, ma il particolare non è stato confermato.
Le condizioni dello studente, nonostante le tempestive cure prestate dai medici, sono peggiorata in modo rapido e dopo due ore il suo cuore si è fermato per sempre.
L'indagine sulla misteriosa morte del ventenne è partita dall'esito degli esami del sangue svolte all'ospedale che hanno confermato l'ingestione delle sostanze chimiche e dai primi accertamenti svolti nell'abitazione dai poliziotti delle volanti del commissariato Foce Sturla e dalla sezione omicidi della squadra mobile.
Il primo passo dell'inchiesta ha permesso di rinvenire e sequestrare nella camera del ragazzo una quantità di nitrito di sodio nella camera che potrebbe averne causato la morte.
Rimane ancora da accertare come è stata ingerita, se lo ha fatto lui per togliersi la vita, o se invece è stato avvelenato. Da capire come il giovane si è procurato la sostanza che però sarebbe di libera vendita.
L'appartamento dei due giovani, in attesa degli altri accertamenti e dell'esito dell'autopsia disposta dal magistrato di turno, è stata posta sotto sequestro: domani gli inquirenti dovrebbero svolgere un ulteriore sopralluogo nella casa.
IL COMMENTO
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