cronaca

L'anniversario su Primocanale
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Su iniziativa della Fondazione Diesse e del Comune di Genova, la figura di Umberto Terracini viene ricordata a Palazzo Tursi in occasione del 126esimo anniversario della nascita. L’evento si collega strettamente ai 100 anni del partito comunista che venne fondato a Livorno nel gennaio del 1921. E lo stesso Terracini fu tra i fondatori del partito. 


L’evento dal titolo “Ricordo di un grande genovese Umberto Terracini, Presidente della Costituente e dirigente del PCI” è trasmesso in diretta da Primocanale. Per ricordare Terracini, figura storica del socialismo italiano e poi della nascita e della crescita del partito comunista in Italia, presenti Mario Margini, presidente del Cda della Fondazione Diesse, il sindaco di Genova Marco Bucci, il giornalista Mario Paternostro e il presidente della Fondazione Gramsci Onlus Silvio Pons, docente di storia dell’Europa Orientale all’Università Tor Vergata di Roma, scrittore e autore di numerosi volumi dedicati alla storia del comunismo italiano e internazionale.

"Terracini è una figura emblematica del comunismo italiano, ma della stessa storia d'Italia: le lezioni da trarre oggi non sono mai facili, ma dopo il distacco dalle utopie del XX secolo resta una concezione alta della politica che purtroppo nel nostro tempo si è persa, creando un grande vuoto", commenta il professor Silvio Pons a Primocanale. "Genova ha avuto un grande ruolo importante nella nascita del movimento operaio più ancora del comunismo, in quanto uno dei centri fondamentali e all'avanguardia già a inizio secolo". E analizzando l'attuale assetto politico: "Persino Terracini segnalava una graduale estinzione della classe operaia così come dei contadini, quella componente sociale si è totalmente trasformata oggi, ma si sono persi i valori". 

"E' stato un uomo che spiega molto più di molti altri la storia del comunismo italiano", avvia la commemorazione Mario Margini, presidente del Cda della Fondazione Diesse. "Sono molto contento che il Comune abbia con noi organizzato questa iniziativa: Terracini è l'uomo che nel '21 al Congresso di Livorno argomenta la scissione dei comunisti dal partito socialista, 30 anni dopo è l'uomo che firma la Costituzione. Un giornale ha scritto "Erano partiti per fare la rivoluzione, furono coloro che fecero la democrazia". Una metamorfosi molto interessante che caratterizza Terracini che si schierò contro l'accordo tra l'Urss e la Germania, per questo venne allontanato dal partito e commentò quel momento con "i compagni non mi salutano più": fu capace di esprimere il suo dissenso, nonostante la sofferenza. Fece la Resistenza attivamente, visse nel partito con una stima riconosciuta di tutti, ma era fuori dalle piccole logiche". E riferendosi al comunismo: "E' stato un partito che ha dato dignità al mondo del lavoro, ha fatto cose giuste così come cose sbagliate: c'era una volontà di emancipare le masse dei cittadini". 


"Oggi è una giornata importante per Genova, noi ricordiamo un genovese. Siamo tutti d'accordo sul fatto che il Pci sia stato negli ultimi 100 anni uno dei principali attori nelle decisioni politiche", ha ricordato il sindaco Marco Bucci.  "Protagonista di tutti i governi, con punte di voti fino ad un terzo degli italiani, non andò mai al Governo, ma fu un partito fondamentale. Io già quando ero al liceo parlavo con la Figc, presenza importantissima nella società dentro e fuori della scuola. Dobbiamo guardare con rispetto e ammirazione ha chi ha lottato per un'Italia migliore. Ricordo come il Pci si sia distaccato dai compagni che hanno sbagliato, dal terrorismo delle Brigate Rosse, ed è nato da Genova questo no, con l'assassinio di Guido Rossa. Dobbiamo ringraziare il Pci per questo. Terracini è una persona che per noi rimane rigore morale e civile, poiché seppe dissociarsi anche quando era in minoranza. E' sempre stato uno spirito libero ma rispettoso delle sue origini, con grande sensibilità verso lo stato di Israele. Ecco lui fu sempre coerente con i suoi ideali, è stato un grande genovese che ha ereditato dalla sua città la voglia di non arrendersi mai". 


Il giornalista Mario Paternostro, invece, ripercorre le tappe del Pci a Genova: "'I 100 anni di Bandiera Rossa' è un docufilm realizzato con Primocanale sugli anni più importanti del Pci a Genova e vuole essere un racconto declinato sulla nostra città, nel 1892 a Ferragosto in piena esposizione colombiana i socialisti si riuniscono in salita Santa Caterina per un congresso fondativo da cui si separarono gli anarchici. Abbiamo toccato il tema dei disordini, degli scioperi portuali, gli anni della guerra, il ruolo predominante dei partigiani comunisti, la liberazione e il dopoguerra. Protagonisti sono i portuali, compagnie di operai e imprenditori di se stessi: Genova è stata un'anticipatrice di eventi, anche nei momenti più tristi delle separazioni e divisioni". 


"Ricostruire il profilo biografico di Terracini non è un compito semplice", commenta Silvio Pons, che è anche presidente della fondazione Gramsci. "Fu l'unico comunista presidente dell'assemblea costituente, fino poi alle posizioni più critiche nei confronti dell'Unione Sovietica. Terracini scrisse una famosa lettera nel '30 in cui sapeva benissimo di condannarsi all'emarginazione dal partito, il suo unico conforto è che Gramsci fosse dalla sua parte".