cronaca

Continua lo scontro tra governo e regioni sulla scuola
2 minuti e 13 secondi di lettura

In Liguria il 7 e l’8 gennaio le scuole superiori potrebbero essere chiuse. A dirlo il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, dopo che il governo va verso una nuova stretta dei divieti dopo le feste.





Si parla infatti di nuovi divieti in vigore per il fine settimana del 9 e 10 gennaio, con un'Italia in zona arancione, ma con spostamenti tra regioni vietati. La ministra Azzolina, sostenuta dal premier Conte, ha ribadito invece l’intenzione di riaprire gli istituti al 50% delle presenze dal 7 gennaio. La querelle non riguarda le scuole fino alla seconda media, che restano aperte in ogni caso, anche in zona rossa.



"Io ho detto che il governo ci deve dire che cosa accadrà nelle prossime ore per decidere la linea da tenere. E' chiaro che sarebbe insensato mandare i ragazzi a scuola giovedì e venerdì, per poi, per esempio, richiudere la scuola lunedì, se la Liguria fosse tra le regioni dove si devono applicare determinate restrizioni. Bisogna dare alla scuola una prospettiva lunga. Non è fattibile aprire e poi non sapere che cosa succede lunedì", ha spiegato il presidente Toti, in merito alle possibili decisioni che dovrebbe assumere il governo nelle prossime ore.




Sono intanto partite le iscrizioni online per il prossimo anno scolastico, il 2021/2022, per le prime classi di tutti i cicli. Ma se per le iscrizioni c’è tempo fino al 25 gennaio, è invece scaduto il tempo per il ritorno in classe degli studenti delle superiori: il presidente Toti potrebbe decidere in serata, dopo il consiglio dei Ministri, che le scuole superiori in Liguria il 7 e l’8 gennaio restino chiuse. E sulle modalità della riapertura è arrivata anche una proposta da parte del sindacato della Cisl.



"Un presidio sanitario potrebbe essere la garanzia all'interno
delle scuole, o comunque per gruppo di scuole, di dare certezza che chi entra, entra senza portare il virus", ha detto Monica Capra, segretario generale della Cisl Scuola per la Liguria.



Intanto alcune regioni come il Veneto hanno già stabilito che le superiori continueranno fino al 31 gennaio con la didattica a distanza al 100%. Stessa decisione del Friuli Venezia Giulia, mentre sono in corso le valutazioni nelle Marche e in Puglia. La Liguria sarebbe stata pronta, anche grazie al piano trasporti messo a punto da Amt, Atp e Trenitalia, ad accogliere il 50% dei ragazzi. Ma in attesa di conoscere le determinazioni del Governo, nelle prossime ore, il presidente Toti potrebbe decidere di rinviare l’apertura per evitare di riaprire e chiudere poco dopo gli istituti. Cosa che “creerebbe molti disagi alle famiglie”, ha sottolineato lo stesso Toti