economia

Inizia l'iter della manovra in consiglio regionale
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Detrazioni fiscali per le famiglie con un reddito fino a 28mila euro e almeno due figli a carico e un contributo a fondo perduto per le microimprese per garantire l'autoimpiego, la continuità aziendale e i livelli occupazionali anche oltre il blocco dei licenziamenti, con una dotazione complessiva di cinque milioni per ciascuno dei due interventi. E' una delle misure caratterizzanti della nuova manovra di bilancio, che inizia il suo iter in consiglio regionale, annunciata presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, dall'assessore Andrea Benveduti e dai segretari di Cgil, Cisl e Uil.

"Continuiamo un percorso che abbiamo messo in campo lo scorso anno, in un dialogo costruttivo con i sindacati, per aiutare i redditi più deboli che, quest'anno più che mai, sono stati colpiti dalla crisi generata dal covid", commenta Toti, "E' un aiuto importante ai redditi più deboli, ai redditi da lavoro autonomo e all'autoimprenditorialità, soprattutto per le micro e piccolissime imprese. Spero che questo investimento possa portare un minimo di agio in più".

Per le famiglie, viene ampliata la detrazione già riconosciuta lo scorso anno di 28 euro a figlio fino a 15mila euro di reddito, che aveva un plafond di soli 700mila euro. Nel 2021 la detrazione sarà di 35 euro per ciascun figlio a carico, per famiglie con almeno due figli e un reddito fino a 28mila euro. La detrazione sale a 45 euro per i figli disabili. "Siamo soddisfatti perché intervenire a favore delle famiglie con figli a carico, in un momento come questo, è molto importante. La dotazione è rilevante, ma ci sarebbe piaciuto fare di più", commenta il segretario generale della Cisl Liguria, Luca Maestripieri.

"Contiamo che possano beneficiarne circa 70mila persone,
ma il vero vantaggio è che prosegue e si amplia la collaborazione con la Regione per la riduzione della pressione fiscale, iniziata lo scorso anno", aggiunge il segretario della Uil, Mario Ghini. Per quanto riguarda le microimprese, invece, il contributo una tantum sarà normato da un apposito bando predisposto dalla giunta e si concentrerà sulle realtà senza addetti o con un addetto.

"Avremmo preferito un investimento tutto concentrato sui redditi da lavoro, dopodiché non possiamo che sottolineare che la modalità con cui erogare il contributo ai lavoratori autonomi è stata condivisa. Condizionare questo contributo a fondo perduto a mantenere l'attività produttiva e i livelli occupazionali è comunque un risultato importante", puntualizza Federico Vesigna, segretario generale Cgil Liguria. In un primo momento, infatti, i fondi si sarebbero dovuti investire integralmente sul primo capitolo.

A cambiare l'impostazione, secondo quanto denunciato dal capogruppo del Pd, Luca Garibaldi, sarebbe stata una diversità di vedute tra il governatore e la Lega: "L'unica novità di questo bilancio, un fondo per la riduzione per la pressione fiscale di 10 milioni, à stata depotenziata perché nel litigio tra Toti e la Lega quel fondo è stato diviso in due, per metà ai redditi e per metà alle microimprese, con un impatto molto più ridotto", attacca il dem.

"L'unico modo per aiutare e dare pari dignità al lavoro dipendente e a quello autonomo, egualmente in difficoltà, era uno schema differenziato. Se per i lavoratori dipendenti è possibile utilizzare le detrazioni Irpef perché hanno un reddito sia pure minimo, per piccoli e piccolissimi imprenditori è impossibile usarlo perché spesso quest'anno non presenteranno neppure una dichiarazione dei redditi visto che non hanno guadagnato nulla", replica il governatore.