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Il caso Candreva si aggiunge alla carenza di risultati, l'ultima vittoria è del 24 ottobre
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 La Sampdoria scaccia le ombre, torna a vincere a Verona dove non si imponeva dal 3-0 del 6 marzo 2016, risale in classifica e ottiene un successo che accantona i malumori legati al caso Candreva. L'uno-due di Ekdal e Verre è micidiale, ma gran parte del risultato è merito di Audero che in un paio di occasioni evita il vantaggio veronese e salva la sua porta nel recupero finale, il rigore di Zaccagni mette pepe al finale ma la Sampdoria resiste e porta a casa la vittoria.
Nella serata più difficile, Ranieri ottiene dai suoi la prova di carattere che si aspettava e riconquista i tre punti che mancavano dal 24 ottobre, data del trionfo di Bergamo. Una squadra praticamente identica a quella dello scorso anno rialza la testa e consente a Ranieri di pianificare un campionato diverso da quello che la serie senza vittorie sembrava adombrare. Adesso sabato a Marassi arriva il Crotone, occasione buona per staccarsi definitivamente dalla zona allarme.

La partita comincia all'insegna della diffidenza reciproca, le due squadre sono molto coperte. Al 12' la Sampdoria conquista una punizione dai 25 metri ma l'esito è negativo, Al 24' La Gumina su azione d'angolo sfiora il gol ma Silvestri sventa. Al 31' Lazovic cerca invano la porta con un tiro da lontano. Ancora Lazovic al 34' fa tutto bene sulla destra, si accentra sul sinistro ma sbaglia la misura del cross per Zaccagni.
Al 35' Audero salva su Barak, con una provvidenziale uscita bassa dopo che il veronese si era presentato solo davsnti al portiere doriano. Al 40' ancora Audero salva i suoi con una parata in due tempi su Di Marco, imbeccato da Zaccagni. La Sampdoria passa al 41', con un missile di Ekdal che da 25 metri supera Silvestri con un destro imprendibile.
Dopo l'intervallo, al 51' ancora la Sampdoria si fa pericolosa con Damsgaard, ma il pallone finisce alto. Arriva il raddoppio e lo firma Verre al 54': Contropiede nato da un angolo per l'Hellas, Ferrari ruba palla e lancia Verre in campo aperto: il fantasista stringe da destra, salta Lazovic che non vuole commettere fallo rigore e batte Silvestri di sinistro a giro. Sembra fatta per il Doria ma al 69' Ruegg, costringendo Damsgaard al fallo in area, si guadagna un rigore che Zaccagni trasforma: distanze dimezzate e la gara torna in bilico. Fra il fallo e la trasformazione Ranieri richiama Verre per Ramirez, come poco dopo farà per Jankto a favore di Léris. All'80' Ramirez si divora il 3-1 calciando alto dopo un contropiede rapidissimo. I veronesi vorrebbero completare la rimonta ma le forze non sono sufficienti, la Sampdoria controlla, non corre rischi e si rilancia in contropiede. All'89' Léris sbaglia la misura di un assist per La Gumina, vanificando un contropiede interessante. Quindi Silva prende l'ammonizione per fermare Barak. Prodigioso Audero al 91', nel deviare sul fondo un insidioso tiro cross di Zaccagni. I nervi saltano a Barak che rifila un colpo al ginocchio a La Gumina già a terra: rosso per il veronese. Finisce qui.

HELLAS VERONA - SAMPDORIA 1-2
RETI: 41' Ekdal, 54' Verre, 70' Zaccagni.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (37' Lovato), Dawidowicz (88' Gunter), Dimarco; Faraoni, Barak, Veloso (61' Tameze), Lazovic (61 Ruegg); Salcedo, Zaccagni; Di Carmine (61' Colley). All.: Juric.
SAMPDORIA(4-4-1-1): Audero; Ferrari, Tonelli, Colley, Augello; Jankto (76' Léris), Ekdal, Silva, Damsgaard; Verre (70' Ramirez); La Gumina. All.: Ranieri.
ARBITRO: Ros di Pordenone.
NOTE: espulso Barak al 94' per comportamento violento. Ammoniti Verre, Tonelli, Faraoni, Damsgaard, Salcedo, Silva.