cronaca

Il dato tra i più negativi a livello delle città italiane
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 Il mercato immobiliare di Genova, nei primi sei mesi del 2020, ha messo a segno un ribasso dei valori del 4,4%. Tra le grandi città è quella che ha registrato la variazione negativa più accentuata e conferma la sua difficoltà a recuperare quanto perso durante la crisi immobiliare degli anni scorsi. Negli ultimi 10 anni le quotazioni di Genova sono diminuite del 54,4%, con un andamento peggiore rispetto alla media nazionale che si attesta al -30,4 %. I dati arrivano da Tecnocasa che sottolineano come "a penalizzare il capoluogo sia stata soprattutto la qualità delle abitazioni oltre agli eventi naturali che negli ultimi anni hanno interessato la cittadina". I tempi di vendita si attestano intorno a 144 giorni, in leggera diminuzione rispetto al secondo semestre 2019 (147 giorni). Nei primi sei mesi del 2020 le compravendite residenziali a Genova città sono state 3008, con un calo del 19,6% rispetto allo stesso periodo del 2019

Un importante ribasso dei prezzi (-8,3%) ha interessato la macroarea di Certosa – Pontedecimo. Tra i quartieri in diminuzione c’è quello di Bolzaneto dove, subito dopo il lockdown, si è registrata una maggiore domanda di immobili con spazi esterni (giardino e terrazzo o balcone abitabile) e dove, in questo momento, si registrano leggere difficoltà per le tipologie che ne sono prive. L’area di Marassi – Molassana – San Fruttuoso vede i prezzi contrarsi del 6,7% e, tra i quartieri in ribasso, si segnala Molassana. Il mercato risulta più vivace per importi che non superano i 100 mila €.

Dopo il periodo di quarantena è cresciuta la richiesta di soluzioni indipendenti e semindipendenti e più in generale di abitazioni dotate di spazi esterni abitabili come giardini e terrazzi: in zona si possono trovare ville bifamiliari e singole, anche di notevole pregio, che toccano mediamente i 250-350 mila €. I prezzi in discesa nei quartieri di San Martino e Borgoratti hanno contribuito a definire il trend della macroarea di Castelletto – Foce – San Martino ( -4,0%). Si evidenzia una sostanziale tenuta del quartiere Foce. A Foce, quartiere centrale della città che si sviluppa intorno alla stazione di Brignole e non lontano da piazza Ferraris, il mercato è dinamico. 

In diminuzione del 2,6% i valori immobiliari nella macroarea di Voltri – Pegli – Sestri. Nelle zone di Sestri Ponente, Voltri, Pegli e Prà il mercato immobiliare si è decisamente ripreso dopo il lockdown. Ci sono clienti più determinati e più concreti. Si segnalano famiglie che realizzano acquisti di tipo migliorativo indirizzati verso immobili con due camere da letto e spazi esterni. Tanti i giovani che comprano la prima casa spinti dai mutui interessanti. La vista mare è sempre un must richiesto ed apprezzato. Bassa la presenza di investitori essendoci poca domanda di immobili in affitto. Stabili i valori delle case nell’area di Cornigliano – Sampierdarena.