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Il tecnico rossoblù verso la sfida del Franchi che dovrà dire molto sul futuro
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Rolando Maran sa di essere in discussione ma è convinto, avendo dalla sua una carriera ormai lunga in serie A anche su altre piazze non semplici come Catania e Cagliari, che il Genoa potrà ripartire da un risultato positivo a Firenze: "Io lavoro e combatto perché penso sia l’unico modo per rispettare chi come me ama il Genoa. Sono straconvinto - dice ai media ufficiali nel punto stampa della vigilia - che ciò che metteremo in campo è il nostro credo. Dovremmo essere bravi a mettere in campo la carica agonistica del Genoa, la sua carta d’identità".

"Il morale della squadra - ammette - non può essere buono ed è giusto che sia così, perché vogliamo cose diverse da noi stessi, cose diverse per i tifosi e per la società. Questo lo abbiamo ben chiaro in testa: il primo obiettivo è riuscire a sovvertire e ribaltare questo sentimento che abbiamo dentro ed essere orgogliosi di quello che riusciremo a dare da qua in avanti a tutti quanti. Dobbiamo essere il Genoa, con quelle caratteristiche che hanno sempre caratterizzato questi colori. Sappiamo che per venirne a capo e capovolgere questa situazione dobbiamo essere il Genoa. Il Genoa dalla testa ai piedi".